Kohl «benedice» il congresso Cdu

Kohl «benedice» i) congresso Cdu L'ex presidente Cossiga accolto con un applauso. Lui: «Non presiederò la bicamerale» Kohl «benedice» i) congresso Cdu «L'unione con Ccd e Form Italia è la via giusta» ROMA. Festeggiatissimo ospite, l'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, al primo congresso Cdu. L'ex Capo dello Stato, arrivando all'Hotel Ergife, ha messo le mani avanti: «Non fatemi parlare, altrimenti pensano che io voglia fare chissà cosa...». Poi però qualcosa ha detto, seppur in negativo: «Che io presieda la Commissione Bicamerale è totalmente da escludere. Deve essere eletto un rappresentante di una grande forza politica ed io non sono che ima semplice persona». La platea gli ha comunque tributato un lungo applauso, cui il segretario Rocco Buttigliene ha risposto con una battuta di spirito: «Non dovete applaudirlo troppo, altrimenti i giornali chissà che complotti politici gli attribuiranno». Da un presidente all'altro: il congresso indirizza un «caloroso saluto» a Oscar Luigi Scalfaro, esprimendogli «il sentito ringraziamento per l'incessante e prezioso lavoro profuso in difesa dei lavori fondamentali espressi nella Carta Costituzionale». Scalfaro ringrazia e ricambia: «Rivolgo a voi tutti l'augurio che la vostra opera per un forte e misurato consenso attorno ai valori fondamen- tali della pace sociale, dell'equità e della libertà del Paese abbia i maggiori risultati». Non solo: dalla Germania arriva la benedizione di Helmut Kohl: «Cari delegati, cari amici, caro Rocco, cari democristiani., l'unione con il ccd e la possibilità di costituire una federazione con Forza Italia sono passi nella direzione giusta». Intanto, pian piano, l'Ergife si riempie di ospiti illustri. Mentre Buttiglione ha già iniziato la sua relazione, arriva nel parterre anche Silvio Berlusconi. Prima di lui sono entrati il presidente della Camera, Luciano Violante, il presidente di An, Gianfranco Firn, il segretario del Ccd, Pier Ferdinando Casini, i popolari Franco Marini e Paolo Palma e il segretario della Uil, Pietro Larizza. Sobria la scenografia: un grande telo bianco con la scritta azzurra Cdu alle spalle del palco, sulla destra un sole verso il quale vola una fila di gabbiani stilizzati. 875 i delegati partecipanti, mentre gU invitati sono circa duemila. Le prime file sono occupate, fra gli altri, da Pannella, Mastella, Rauti e Paissan. Buttiglione spiega la sua scommessa politica: «Il quadro politico italiano è alla vigilia di una gene- rale disaggregazione cui dovrà necessariamente seguire una fase di riaggregazione che comporterà un profondo rimescolamento delle alleanze politiche». In questa prospettiva il Cdu scommette di «riuscire a farsi motore per una ricomposizione del centro che attiri a sé, oltre al Ccd, il Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini, ma anche il ppi, o almeno gran parte di esso» lasciando alla deriva solo la parte sinistra dei popolari ritenuta irriducibile nemica. Il centro dovrebbe poi allearsi alla destra, per dar vita a un bipolarismo finalmente equilibrato. Per il breve termine, Buttiglione auspica un governo di «larghe intese che affronti le due emergenze costituite dalle riforme istituzionali e dal pieno ingresso dell'Italia nell'Europa». Tutto questo nella convinzione che il governo Prodi sia «ormai politicamente morto». Il futuro politico delineato da Buttiglione si completa con una «proposta per un accordo di sistema» fra lo schieramento di centro-destra e la sinistra in grado di attuare le riforme istituzionali e quindi «completare la transizione verso un sistema bipolare». Buttiglione ha anche affrontato il nodo della disoccupazione, proponendo in sintesi di «guadagnare meno, guadagnare tutti», ossia di attuare una maggiore «flessibilità salariale». Infine il segretario del Cdu lancia un invito a Cisl e Uil perché non seguano la Cgil, lasciandola sola nella sua azione di guida delle scelte economiche del governo: «Chiediamo a D'Antoni e Larizza uno scatto di indipendenza e di orgoglio per dare ai lavoratori italiani un sistema di difesa e protezione del lavoro innovativo e moderno, all'altezza della sfida davanti a cui il Paese si trova». [r. i.] li segretario Cdu Rocco Buttiglione

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