Nomine Rai avanzata «bianca»

Oggi la decisione sul vicedirettore, il più quotato è Vannucchi | toio nomìnTTI Oggi la decisione sul vicedirettore, il più quotato è Vannucchi Nomine Rai, avanzata «bianca» Cattolici in poleposition ROMA. Alla fine sarà l'orse soltanto uno il vicedirettore generale che il cda si prepara a nominare stamattina. Il nome che circola con più insistenza è quello di Guido Vannucchi, un esperto di tecnologie che Gianni Locatelli, al tempo del cda dei Professori, aveva chiamato a capo della Direzione Tecnica. Fino all'ultimo, al settimo piano di viale Mazzini si parlava anche di un secondo vice, un non ben precisato «uomo dell'Iri». Ma in serata correva voce che l'ipotetico candidato si sarebbe tirato indietro. D'altra parte, i sindacati Sic Cgil che ieri hanno incontrato il neopresidente Siciliano, gli hanno ricordato che, se il cda avesse l'intenzione di modificare «l'assetto della direzione generale» dovrebbe prima informarne il sindacato. Dunque, o un solo vice o, al momento, nessuno. Del resto, le ipotesi che volevano più vicedirettori generali con diverse competenze erano già tramontate. Poi han cominciato a traballare anche i nomi ricorrenti nei toto-nomine, dal vice «storico» Aldo Materia ai «laici» Luigi Mattucci, Stefano Balassone e Pietro Vecchione, in corsa pure per la segreteria del cda. E per il Palazzo di vetro già si comincia a filosofeggiare sulla Rai eternamente democristiana, dove neppure la vittoria del'Ulivo riuscirebbe a imporre una laicizzazione della tecnostruttura, da sempre in mano ai cattolici di destra o di sinistra. Una scuola di pensiero immagina addirittura un disegno, che non dispiacerebbe a Mancino, volto a soprassedere sulle nomine interne dei direttori di rete e testata. Dove il Tgl rimarrebbe intanto a Nuccio Fava e Raiuno a Brando Giordani, il cui contratto è stato prorogato fino al 30 settembre. Poi, in autunno, se il centro riuscisse a rafforzarsi, i giochi potrebbero essere tutti diversi. La seconda scuola di pensiero, vi¬ cina ad ambienti pds Usigrai, propende invece pei- nomine rapide, entro fine luglio-agosto. In ogni caso, i presidenti delle Camere si danno un gran da fare in contatti. Due giorni fa Violante ha incontrato Siciliano. Mancino, che aveva visto il neodirettore Iseppi, ha ricevuto Siciliano ieri. E il cda al completo ieri sera era invitato a cena da entrambi i presidenti a Palazzo Giustiniani. Comunque, il cda sceglierà probabilmente eh rispettare la prassi corrente che vuole che le nomine siano precedute dai piani editoriali, presentati alla commissione di Vigilanza. Ma la commissione, a sua volta, sta in alto mare, col presidente ancora da scegliere, e la maggioranza incerta se tenerselo per sé o lasciarlo al Polo. I verdi premono per il loro Mauro Paissan, eh sicura competenza. Bertinotti nega persino che sia una commissione di controllo. «E' solo di garanzia». I popolari ne fanno «un problema di qualità», sostiene Giovanni Bianchi. Che non pare gradire la candidata del Polo, Ombretta Fumagalli Camlli. Così Fini ha buon gioco nel chiedere all'Ulivo chiarezza. «Dicano esplicitamente se spetta a noi o a loro». Nel frattempo, si affinano gli organigrammi possibili. Lo snodo è la prima rete per la quale, accanto all'outsider Carlo Freccerò, prende sempre più quota Paola De Benedetti, braccio destro di Giordani, pidiessina cattolica. Ha seguito a lungo la tv dei ragazzi, ha ottimi rapporti col Vaticano, è considerata di notevole valore professionale. Al Tgl, accanto a Giulio Anselmi, sempre forte, spunta l'editorialista del Corriere Rodolfo Brancoli, anchorman del Tgl negli Anni 60. Raidue potrebbe andare a Giovanni Minoli e il Tg2 restare a Mimun. Raitre passerebbe al cattocomunista Giovanni Tantillo, collaboratore di Guglielmi e poi di Iseppi. E il Tg3 vedrebbe in lizza Lucia Annunziata e il veltroniano Roberto Morrione. Mentre il posto di Vigorelli, al TgR, potrebbe prenderselo Nino RizzoNervo, cattolico legato a Sergio Mattarella. Il Televideo resterebbe al pidiessino Marcello Del Bosco. Ai palinsesti andrà certo il cattolico Giancarlo Leone, collaboratore di Iseppi, e a Videosapere Antonio De Benedetti o Enzo Golino, molto amico di Siciliano. Alla radio Franco Monteleone o l'ex pr morattiano Agostino Sacco e al Gr Maurizio Beretta del Tgl, cattolico con ottimi rapporti col mondo industriale, o Giancarlo Santalmassi o un esterno. Maria Grazia Bruzzone E' ancora lite sulla Vigilanza Fini: l'Ulivo dica a chi spetta la presidenza | toio nomìnTTI r TGI Clemente MIMUN TG3 ! Lucia ANNUNZIATA Roberto MORRIONE Itolo MORETTI Rai 1 Paola DE BENEDETTI Rai 2 Rai 3 Giovanni TANTILLO ! Roberto MORRIONE i Nini RIZZO-NERVO VI0EOSAPERE A. DEBENEDETTI E. GOUNO Giovanni MINOLI RADIO F. MONTELEONE A. SACCA' TELEVIDEO IGIORN, RADIO 1 PALINSESTI Marcello DEL BOSCO Maurizio BERETTA Giancarlo LEONE G. SANTALMASSI Da sinistra: Silvio Berlusconi ed Enzo.Siciliano

Luoghi citati: Roma