«Ecco il vero mare pulito»

«Troppi errori nelle compilazioni e nelle assegnazioni dei punteggi» «Troppi errori nelle compilazioni e nelle assegnazioni dei punteggi» «tao il vero mare pulito» Rimini ha riscrìtto le classifiche RLMINI. Rimini si conferma capitale del turismo estivo e mette a tacere certe classifiche che presuppongono il turista felice solo su un'isola deserta, e incontaminata. Siamo in piena stagione estiva e il motivo del contendere è ancora quello: il valore da dare alle classifiche che premiano, o puniscono, le località turistiche. C'è una parola magica che fa alzare, o abbassare, il pollice nei confronti dei centri che vivono di turismo: rating. Significa far la media tra tutti i parametri per poter dare un voto. Ed è appunto sul rating che si accendono i contrasti. Come calcolarlo? Meglio una spiaggia bianchissima e pulita, perché non ci va nessuno a causa di mia strada da infarto, o un arenile meno suggestivo ma con tutti i confort? A Rimini (due milioni di turisti ogni estate, 1400 alberghi) si sono offesi quando hanno visto che nelle prime classifiche estive, curate anche da Legambiente, il litorale adriatico - nonostante i miliardi profusi per migliorare i servizi - era soppiantato da Sirolo, Bosa e Ustica, dieci alberghi ciascuna. E ieri è giunta la controclassifica, firmata Trademark, sede in Rimini. Qui i parametri sono differenti. Si basano sulle effettive capacità di accoglienza e di gestione dei turisti piuttosto che su campioni di acqua o su questionari sovente compilati da sindaci con obiettività a rischio. Trademark ha innanzitutto scremato il campione scegliendo solo le località con un certo numero di alberghi e campeggi, perché - è la ragione addotta - solo quelle possono definirsi turistiche. Poi ha indagato sulla qualità dei servizi offerti, su com'è la spiaggia, se l'acqua è abbastanza calda, se non ci sono sassolini che pungono i piedi rendendo una sofferenza ogni puntata a mare, se ci sono divertimenti serali o musei da visitare, campi da tennis e piscine, se l'assistenza sanitaria è valida, se il casello autostradale o la stazione sono facilmente raggiungibili. Tutto ciò che serve per rendere la vita facile al turista. Cosa che - sottolinea Trademark - non sembra possibile in un'isola splendida come Ustica. L'indagine partita da Rimini potrà anche essere considerata di parte ma si basa su dati inoppugnabili, verificati sul campo. E Trademark conferma ciò che i turisti hanno decretato da tempo. Se ci si vuole divertire e star comodi a buon prezzo, con qualità dell' acqua decente, ci sono le spiagge del Nord Est, da Cattolica a Grado; se invece si ha l'esigenza di un turismo più di classe ma anche più costoso, allora si punti sul Tirreno, da Sanremo alla Maremma. Trademark boccia il Sud, tranne Costa Smeralda, Capri, Taormina e costiera sorrentina. Perché, dicono dalla Mecca del pedalò, manca la cultura del turismo, con buona pace delle golette verdi che misurano i colibatteri. Paolo Potetti LE TOP DEL MARE LA GRADUATORIA DELLE PRINCIPAU STAZIONI BALNEARI REGINE Diti'AMBIENTE 1 arzachena 2 caorle N 3 grado 4 taormina 5 \ Cervia 1 1 rimini 2 riccione 3 : venezia 4 jesolo 5 cervia lOJj 1 taormina j 15 sanremo h 16 forte dei MARMl/j «tao il vero mare pulito» E' Rimini, secondo una ricerca della Trademark, la vera capitale delle vacanze marine d'Italia Sorrento in testa alla graduatoria della qualità degli alberghi Arzachena e Caorle in testa alla hit per la bellezza dell'ambiente

Persone citate: Capri, Del Mare, Paolo Potetti