Un gigante dei cieli ormai vecchio e fragile
Un gigante dei cieli ormai vecchio e fragile DUE IPOTESI PER UNA STRAGE Un gigante dei cieli ormai vecchio e fragile Aprovocare un'esplosione come quella che ha fatto inabissare nell'Atlantico il «Jumbo 747» della Twa sono solo tre elementi: una collisione, una bomba oppure un cedimento strutturale. Scartata la prima ipotesi, l'alternativa a quella dell'attentato è un'improvvisa rottura di qualche parte della fusoliera. Talmente improvvisa che non ha dato il tempo ai piloti di lanciare il messaggio di «Sos». Secondo i tenici che curano la manutenzione degli aeromobili solo il cedimento repentino e drammatico di uno dei «piloni» che tengono i motori attaccati alle ali potrebbe causare un simile disastro. Infatti all'interno vi passano i tubi che trasportano il carburante di ali- mentazione: l'esplosione del motore, con parti che si staccano e vengono proiettate attraverso i tubi di carburazione, potrebbe aver generato l'incendio del serbatoio che si è propagato in poco tempo a tutto l'aereo. Proprio per prevenire questa evenienza i «piloni» sono tra gli elementi dell'aereo che vengono cambiati con maggiore frequenza, appunto perché più soggetti a usura. Una seconda, remota, possibilità sarebbe quella di una causa elettrica, ma le protezione degli impianti è ormai talmente avanzata che la congettura viene accettata solo in via teorica. Altri fattori all'origine di un incidente aereo non hanno invece la dinamica della tragedia che si è consumata nei cieli di Long Island. Ad esempio il cedimento delle paratie di pressurizzazione della fusoliera anteriore o posteriore. Oppure dei portelloni passeggeri e merci, che sono sottoposti a grandi sforzi. Neppure un incendio del motore sarebbe pericoloso, perché ne viene dato immediato avviso all'equipaggio e di conseguenza entrano in azione le bombole per spegnerlo. Queste ipotesi «tecniche» di incidente aereo trovano però terreno fertile nella particolare situazione della Twa. La società, infatti, è nota tra le linee aeree nordamericane per avere gli aerei più vecchi e numerose sono state le denunce sull'età della sua flotta, comunque considerata sicura dalle autorità Usa di controllo del traffico aereo. Inoltre il «Jumbo 747» precipitato apparteneva alla prima generazione del gigante dei cieli, aveva 25 anni (iniziò a volare dal 1971 ) e poco prima di partire aveva subito una riparazione tecnica: era infatti stato sostituito uno strumento che controlla la potenza dei motori, sulla fiancata destra dell'aereo. Il disastro aereo di ieri ha trascinato ancora una volta la compagnia aerea nel vortice di gravi polemiche, simili a quelle che l'avevano colpita negli anni bui dell'amministrazione controllata. Per ben due volte nella sua storia recente la linea aerea di Saint Louis è stata costretta dalle difficoltà finanziarie a ricorrere al «Chapter 11», la procedura fallimentare che in America garantisce alle aziende in crisi la protezione dai creditori in attesa di un piano di ristrutturazione. Nel giugno del 1995, per la seconda volta in quattro anni, la Twa aveva avviato il procedimento fallimentare preconfezionato per sfuggire allo spettro di un vero e proprio fallimento. La società era però riemersa dal «Chapter 11» otto settimane dopo, alla fine dell' agosto 1995, grazie a un'intesa con i creditori. Paolo Querio
Persone citate: Paolo Querio
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