La rivolta scende in piazzetta

La rivolta scende in piazzetta La rivolta scende in piazzetta Bloccata anche la stazione della funicolare, in serata primo accordo tra Comune e società Capri, in300 contro le tariffe dei trasporti CAPRI. Niente aperitivi ai tavolini dei bar, niente struscio per guardare e farsi notare e neppure visite organizzate per i turisti che sull'isola restano poche ore. Per una volta la celeberrima Piazzetta è tornata nelle mani di quanti a Capri vivono tutto l'anno. Per oltre due ore i capresi hanno rubato la scena ai Vip: in trecento hanno occupato quel fazzoletto di terra famoso, per protestare contro l'aumento dei biglietti dei mezzi di trasporto pubblico. E hanno bloccato la stazione della funicolare, impedendo arrivi e partenze. Facce stupite, occhi sgranati, stranieri perplessi. Volevano vedere la Piazzetta circondata dai bar, ammirare le vetrine delle boutique e si sono trovati invece a fare i conti con una manifestazione organizzata dal Comitato di Lotta che ha dato voce alla rabbia degli abitanti, decisi a dire no ai rincari decisi dalla società Sippic che gestisce le corse di bus e trenini a fune. Studenti, casalinghe e pendola¬ ri rivendicano il diritto a tariffe agevolate per i residenti. «E' una vergogna, uno schifo. Questa non è soltanto l'isola per la villeggiatura dei ricchi, noi qua ci campiano tutto l'anno e non possiamo pagare i trasporti così cari». Alla fine l'assembramento si è sciolto e la vita ai tavoli dei bar, il viavai dei grupponi che fanno su e giù da Marina Grande, sr>no ripresi come ogni g!r>rno. Ad indurre i capresi a scendere in Piazzetta per protestare è stata la decisione della Sippic di sopprimere gli abbonamenti per cinque e dieci corse finora riservati ai residenti con tariffe agevolate. Al provvedimento si è aggiunto il rincaro degli abbonamenti quindicinali e mensili (prezzi in pratica raddoppiati) e l'ipotesi di far pagare di più sia i residenti sia i turisti aumentando il biglietto di corsa unica per bus e funicolare da 1500 a 2500 lire. La risposta non si è fatta attendere: è nato subito un Comitato di Lotta, i sindaci di Capri ed Anacapri si sono ribellati e ieri mattina i cittadini hanno deciso di manifestare il loro dissenso con la clamorosa occupazione della Piazzetta. Ma, niente paura, la rivolta non ci sarà. La manifestazione di ieri, almeno per ora, è destinata a non ripetersi. Al termine di una riunione-fiume alla Regione, è passata la proposta di mediazione dell'assessore, sottoscritta dalla Sippic e ac¬ colta seppure con riserva da sindaci e comitato. Per il momento viene abolito soltanto l'abbonamento per cinque corse, si procede all'aumento parziale degli altri, in vista di ulteriori graduali rincari. La questione sarà rinegoziata a settembre: nel frattempo l'estate caprese è salva e il lieve mito della Piazzetta appena incrinato. Mariella Cirillo La piazzetta di Capri oggi è stata teatro di una manifestazione di protesta

Persone citate: Mariella Cirillo, Marina Grande

Luoghi citati: Anacapri, Capri