Touvier Morto il boia di Lione
Morto il boia Touvier Morto il boia di Lione PARIGI. Un cancro alla prostata ha ucciso Paul Touvier, ex responsabile della milizia di Lione al tempo dell'occupazione, primo francese ad essere condannato per crimini contro l'umanità, morto ieri nell'ospedale della prigione di Fresnes. Il cancro di cui Touvier soffriva da diversi anni era stato invocato a due riprese dai familiari per chiedere la grazia al presidente Jacques Chirac. La grazia era stata rifiutata e il «Barbie francese» era rimasto in carcere, dopo una vita passata in clandestinità: prima per sfuggire alle due condanne a morte pronunciate contro di lui nel 1946 e nel '47 per «tradimento e connivenza con il nemico», poi per sottrarsi all'accusa per sei «crimini contro l'umanità» lanciatagli nel 1973 da alcune associazioni ostili alla grazia che Georges Pompidou gli aveva accordato nel 1971, e infine per evitare il mandato d'arresto spiccato, per gli stessi crimini, nel 1981. La latitanza si era finalmente conclusa nel 1989, quando era stato individuato in un convento di Nizza. I principali crimini contro l'umanità menzionati nella condanna sono l'attentato contro una sinagoga di Lione nel 1943; complicità nell'assassinio di ebrei; complicità nell'assassinio di sette ostaggi ebrei nel giugno 1944 a Rillieux-la-Pape. [Ansa]
Persone citate: Georges Pompidou, Jacques Chirac, Paul Touvier, Touvier
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