A morte chi beve alcol

A morte chi beve alcol A morte chi beve alcol Tripoli, pena capitale anche per chi lo offre TRIPOLI. Sotto il regime del leader libico Muammar Gheddafi chi beve alcolici, fa uso di droghe o traffica in valuta estera potrà essere d'ora in poi condannato a morte: lo ha annunciato la televisione di Stato libica. In Libia, secondo l'emittente, è entrata in vigore una nuova legge penale basata sulla sharia, la legge islamica, che prevede condanne molto severe per i reati di diritto comune. In base alla nuova normativa «chiunque produca e commerci» in bevande alcoliche, o anche solo le «beva» o le «offra», può essere condannato a pene detentive o persino a quella capitale. I trafficanti di valuta potranno essere condannati all'amputazione delle mani o dei piedi. Verranno severamente puniti anche coloro che effettuano speculazioni sui prodotti alimentari o su altri generi di prima necessità. La nuova legge segue al rafforzamento della lotta contro la corruzione e la criminalità, attuato a partire dallo scorso giugno con la costituzione di 200 comitati militari dotati di pieni poteri, incluso quello di condannare a morte senza un regolare processo. [Ansa]

Persone citate: Muammar Gheddafi

Luoghi citati: Libia, Tripoli