Montefibre guerra in Borsa Miroglio lancia contro-Opa

Battaglia per il controllo del 51% del capitale Battaglia per il controllo del 51% del capitale Montefibre, guerra in Borsa Miraglio landa contro-Opa MILANO. Si scatena la «guerra» in Borsa per il controllo di Montefibre, dopo l'uscita di scena dell'Eni. A fronte di un'Opa lanciata dal gruppo Orlandi, sotto la regia di Mediobanca, è scesa in campo ieri sera con una contro-Opa una cordata formata dal gruppo tessile Miroglio e dalla Fraver della famiglia Verzoletto. La nuova offerta, che si avvale dell'assistenza della J. P. Morgan e di Banca Sella, prevede l'acquisto del 51% del capitale Montefibre al prezzo di 1300 lire per azione, contro le 1200 lire per azione, sul 45% del capitale, offerto dal gruppo Orlandi. Rispetto alla prima offerta, il rilancio della cordata piemontese risulta superiore dell'8,3% al prezzo di Orlandi, e riguarda il 13,3% in più di titoli. Il corrispettivo totale risulta così superiore del 22,8% all'Opa attualmente in corso. Il gruppo Miroglio e la Fraver, sottolinea una nota, con l'acquisizione di Montefibre, con cui intrattengono rapporti commerciali da decenni, si propongono di creare un polo europeo dei fili della dimensione idonea a competere con i grandi gruppi asiatici. Per la Borsa si tratta della seconda prova di una contro-Opa da quando è stata istituita la legge, dopo quella che ha visto contrapposti Credit e Cariplo per il controllo del Rolo. Il titolo Montefibre ha segnato ieri un ultimo prezzo a 1080 lire (0,75% in più di lunedì).

Persone citate: Orlandi, Verzoletto

Luoghi citati: Milano