Le mazzette non bastano per evitare la naja

Le mazzette non bastano per evitare la naja Milano: partiranno il 6 agosto i giovani che avrebbero pagato per non fere il servizio militare Le mazzette non bastano per evitare la naja Dopo l'interrogatorio, hanno ricevuto la cartolina di precetto MILANO. Vacanze finite per i ragazzi che, secondo i pm Piercamillo Davigo ed Elio Ramondini, avrebbero pagato tangenti per evitare il servizio militare. La caserma li attende tutti tra il 6 ed il 7 agosto. Questo, almeno, è quanto scritto sulla cartolina precetto che un funzionario militare consegnava loro al termine dell'interrogatorio da parte della polizia giudiziaria avvenuto ieri al tribunale di Milano. Le destinazioni per i Centri addestramento reclute sono varie: Merano, Udine, Pordenone, Falconara, Montorio, Maddaloni. Le cartoline distribuite sono state una ventina. Anche ad alcuni giovani che sostengono di avere rinviato la partenza per motivi universitari. Questi dovranno recarsi al distretto militare per conoscere con certezza il loro futuro. L'unica cosa sicura è che, prima o poi, tutti quanti partiranno. Molti ragazzi si sono presentati accompagnati, oltre che dall'avvocato, anche dal padre, dalla madre o dalla fidanzata. Volti tesi, nervosi, giovani dall'età compresa tra i 18 e i 27 anni, alcuni già impegnati nel servizio di leva, o quasi al termine. Segno questo, come si ipotizza nei corridoi di Palazzo di Giustizia, che in alcuni casi la tangente non ha ottenuto l'effetto desiderato. All'esterno di Palazzo di giustizia la tensione non è meno alta: un operatore della televi¬ sione è stato colpito a «cartellate» dalla madre di uno degli inquisiti, che cercava di proteggere il ragazzo. Non poteva mancare, in una inchiesta di queste dimensioni, il classico caso di omonimia. Uno dei legali ha raccontato che il proprio assistito, 21 anni, milanese, sta terminando il servizio militare a Verona. «Ha negato di aver pagato ha detto il legale - e di conoscere sia il colonnello sia il maresciallo». Il ragazzo aveva ottenuto un rinvio di un anno per motivi scolastici. «Il mio assistito - ha proseguito l'avvocato - ha due parenti, uno con lo stesso cognome, e uno di questi due non ha fatto il servizio militare. Potrebbe trattarsi di un caso di omonimia, sono stati chiamati tutti e tre. E comunque il maresciallo non ha detto da chi e come ha ricevuto i soldi. La vicenda è tutta da chiarire». [Agi) Alcuni dei giovani interrogati per le tangenti pagate per evitare il servizio militare attendono in procura il loro turno, insieme con i genitori

Persone citate: Elio Ramondini, Maddaloni, Merano, Montorio, Piercamillo Davigo, Udine

Luoghi citati: Milano, Pordenone, Verona