Giappone 6 mila intossicati dal cibo
Giappone, 6 mila intossicati dal cibo Adulterati polli, carne, latte e formaggio, i più esposti sono i bambini Giappone, 6 mila intossicati dal cibo Si teme una campagna terrorìstica, già 4 morti LA PAURA A TAVOLA UTOKYO N nuovo incubo scuote il Giappone, poco più di un anno dopo gli attentati chimici che avevano seminato a più riprese morte e panico nelle più affollate stazioni del metrò. Il pericolo questa volta viene dal cibo, ma c'è il terribile sospetto che la contaminazione che ha già causato quattro vittime (tre bambini e una donna anziana) e ha intossicato seimila persone, in maggioranza bambini, colpite da infezioni da colibatteri E, possa essere frutto di un attentato. Le autorità non hanno ancora chiarito le cause dell'epidemia, che sembra tuttavia causata da prodotti alimentari contaminati, preparati in ambienti non igienicamente adatti dal medesimo produttore. Nella speranza di placare i timori dell'opinione pubblica, il primo ministro Ryutaro Hashimoto ha convocato una riunione straordinaria dei responsabili dei dicasteri della Sanità, della Pubblica Istruzione e dell'Agricoltura. Il governo ha intanto creato un organo ad hoc che deve operare il più celermente possibile per porre sotto controllo l'epidemia. Il ministro per l'Educazione, Mikio Okuda, ha proposto un'estensione del periodo di conservazione dei campioni di alimenti utilizzati per i pasti nelle scuole e ha ordinato l'avvio di un'inchiesta sulle società di distribuzione. E il ministro della Sanità, Naoto Kan, ieri si è recato a Sakai, vicino ad Osaka, nel Giappone occidentale, che con oltre 4000 casi è la città più colpita. Finora sono rimasti vittime delle infezioni soprattutto bambini che frequentano le scuole. Si ritiene quindi che i colibatteri siano stati trasmessi dai cibi delle mense scolastiche. Le autorità sanitarie di Sa¬ kai hanno predisposto ispezioni in alcuni dei 73 servizi di mensa che forniscono i pasti agli istituti scolastici e hanno ordinato la chiusura almeno fino a tutt'oggi degli istituti colpiti, che sono stati sottoposti a disinfettazione. Le infezioni da colibatteri E possono essere contratte tramite carne poco cotta, acqua, prodotti caseari e pollame. L'infezione si manifesta con febbre alta, forti dolori allo stomaco, diarrea e feci con sangue. Il colpevole del diffondersi dell'epidemia è stato individuato nel bacillo chiamato «colon bacillus 0-157», scoperto per la prima volta nel 1990 in Giappone. Il bacillo si installa nel colon e può portare alla morte. La durata di incubazione del bacillo 0-157 varia da quattro giorni a una settimana. Oltre 1800 persone avevano contratto la malattia durante la prima ondata di intossicazione avvenuta nel maggio scorso, nella quale erano morti due bambini, di sei e sette anni, e un anziano di 84. Le autorità giapponesi hanno riferito che in 30 delle 47 prefetture del Giappone sono stati registrati casi di intossicazione. Secondo la polizia l'epidemia, scaturita dai pasti preparati nelle scuole, sarebbe stata causata da un uomo che intendeva estorcere denaro alle società alimentari nazionali. Le forze di sicurezza, infatti, hanno arrestato Michikazu Yokohama, sospettato di aver minacciato di contaminare i prodotti della «Snow brand milk products Co.» di Tokyo, se questa non gli consegnava 100 milioni di yen (oltre un miliardo di dollari). [e. st.] Arrestato ricattatore Chiese 1500 miliardi a un'azienda che confeziona pasti I bambini delle scuole primarie sono i più colpiti dall'infezione da cibo contaminato che da qualche giorno flagella il Giappone
Persone citate: Mikio Okuda, Naoto Kan, Ryutaro Hashimoto, Sakai
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