Rapinatori acrobati a Collegno di G. Lon.

Scendono dal soffitto dell'ufficio postale e fuggono con 150 milioni Scendono dal soffitto dell'ufficio postale e fuggono con 150 milioni Rapinatori acrobati a Collegno Ferita un'impiegata, clienti terrorizzati Avigliana «Fognature fatte male: paghi la Silec» Rapinatori acrobati in azione, ieri mattina, alle Poste di Collegno. In due si sono calati dal tetto e hanno portato via 153 milioni. Il colpo, all'ufficio di via De Amicis 4. All'alba i due, aiutati da un complice che farà poi da «palo», smuovono la griglia del tetto che consente l'accesso alla controsoffittatura degli uffici. Alle 8,30 poco dopo l'apertura, armati di pistola e con il volto coperto da un passamontagna, si calano con una corda. Ma per scendere devono spostare un pannello in plexiglas, che finisce sulla testa di un'impiegata, Carla Baravalle, 45 anni. «Ci scusi, non volevamo farle del male - dicono i due banditi -. Sta sanguinando? Per ora si sieda, la cureranno poi». Carla Baravalle è l'unica a rimanere seduta, tutti gli altri dipendenti, più di 20 tra impiegati e postini, e una decina di clienti sono obbligati a stare in piedi con la faccia contro il muro. Mentre un rapinatore li tiene sotto tiro, con la pistola a L'ufficio postale di via De Amicis: i banditi conoscevano bene i locali tamburo, l'altro arraffa quello che può dalla cassaforte e dagli sportelli. Avviene tutto molto velocemente.«Hanno agito da professionisti» spiegano i carabinieri di Collegno. L'ufficio postale ieri mattina era particolarmente affollato perché i dipendenti stavano terminando di smistare la posta. E c'era tanto denaro, così presto, perché era giornata di pagamento delle pensioni. «Una parte l'avevamo già sistemata nella cassaforte - ha spiegato ai carabinieri la diret¬ Morta dopo una settimana di coma trice dell'ufficio Anna Quintavalle, 50 anni -. Uno dei rapinatori mi ha costretta ad aprirla, puntandomi la pistola alla testa. Ho avuto paura di morire». La paura è stata grande per tutti. «Quando sono piombati dentro - raccontano alcuni impiegati - c'è preso un colpo. E' stato come vivere un film, le scene si susseguivano con una velocità e con un effetto sorpresa continuo. In più eravamo preoccupati per la nostra collega, ferita alla testa». Carla Baravalle è stata poi medicata all'ospedale Martini Nuovo di Torino, guarirà in otto giorni. «Più diffìcile - ha commentato - sarà dimenticare quello che è accaduto. Quando quegli uomini se ne sono andati via per noi è finito un incubo». I tre rapinatori sono scappati a bordo di una Fiat Tipo grigio metallizzato, i carabinieri di Collegno e di Rivoli hanno istituito diversi posti di blocco, ma della banda nessuna traccia. Il Comune di Avigliana è passato alle vie legali nei confronti della ditta Silec di Leinì, che negli Anni 70 ha costruito l'anello fognario attorno al Lago Grande. Il processo è iniziato nei giorni scorsi presso il tribunale civile di Torino. Gli amministratori vogliono essere ripagati dei danni causati dal cattivo funzionamento delle tubature di scarico. Secondo alcune videoispezioni effettuate nei mesi scorsi e i risultati comunicati al sindaco Claudio Chiaberge, la situazione sarebbe critica: «La maggior parte delle condotte - spiega il sindaco sono da rifare. Il terreno sottostante ha ceduto e alcuni tratti sono in contropendenza. Il fondo in cemento non sarebbe stato realizzato in modo adeguato e i collegamenti non sarebbero a tenuta». L'opera era costata circa 200 milioni, ora però per rifare i circa 1500 metri occorrerebbe circa un miliardo. Secondo il primo cittadino: «L'impianto non ha mai funzionato bene e in occasione di piogge torrenziali saltano i tombini e le fogne si riversano nel Lago Grande». Chiaberge nei mesi scorsi per evitare inquinamenti aveva emesso un'ordinanza di divieto assoluto di nuovi allacciamenti all'anello fognario del lago. I proprietari, per avere l'abitabilità delle nuove case, sono costretti a utilizzare fosse biologiche a tenuta o realizzare un costoso impianto che invia i liquami, a pressione, nella fognatura sovrastante di corso Laghi. Nella prima udienza il giudice Paola Aragni ha disposto una perizia da parte di un gruppo di tecnici che dovranno dare una risposta entro il prossimo autunno. L'aniministrazione ha disposto uno studio particolareggiato per l'eventuale sostituzione di tutto l'anello fognario difettoso attorno al lago ipotizzando due tracciati diversi: il primo seguirebbe il vecchio tracciato, della lunghezza di circa un chilometro e mezzo, e l'altro di circa un chilometro, con un costo stimato di 1 miliardo 200 milioni per la prima soluzione e 970 milioni per la seconda. «Purtroppo ci mancano i soldi ribadisce Chiaberge - e siamo convinti che la ditta Silec debba rifare i lavori male eseguiti». Sarà il giudice a decidere dopo la relazione dei periti. [g. mar.] ALLOGGS A.T.C [g. lon.]

Persone citate: Anna Quintavalle, Carla Baravalle, Chiaberge, Claudio Chiaberge

Luoghi citati: Avigliana, Collegno, Comune Di Avigliana, Rivoli, Torino