Caselle rilancia con il «polo integrato»

Su 320 mila metri quadrati sorgeranno una zona merci, una produttiva e un centro di servizi Su 320 mila metri quadrati sorgeranno una zona merci, una produttiva e un centro di servizi Caselle rilancia con il «polo integrato» Un*area industriale al posto dell '«Aviation park» La società «Pista» ha deciso ieri un aumento di capitale m ^ y Oggi i primi laureati del nuovo corso Tre ingegneri dei materiali E' al palo di partenza il «Polo integrato di sviluppo Torino aeroporto», in una parola «Pista», società che eredita in parte, e modifica, l'idea - nata nel '92 e mai decollata - dell'«Aviation technology park», struttura che doveva essere tutta dedicata alla gestione e manutenzione degli aerei. Pista, invece, è un'area industriale attrezzata (320 mila metri quadrati circa nel comune di San Maurizio Canavese), a lato dell'aeroporto con una zona merci (che dovrebbe concentrare tutto il trasporto aereo del Nord), una produttiva (settore aeronautico) ed una destinata a centri e strutture di servizio. La serietà - presidente Giovanni Rossignolo, amministratore delegato Paolo Balistreri è stata costituita lo scorso 13 febbraio con un capitale iniziale di un miliardo: il 50 per cento delle azioni sono della Camera di Commercio (che mostra un semprr maggior interesse sull'aeroporto), il 25 per cento del¬ Un momento della manifestazione avvenuta ieri davanti al Municipio: una delegazione è stata ricevuta da sindaco e assessori La protesta dei residenti di via Pietro Cossa contro i nuovi insediamenti edilizi è arrivata sotto la Sala Rossa. Un centinaio di cittadini con cartelli, striscioni e fischietti si è presentato in piazza del Municipio proprio mentre il Consiglio comunale stava discutendo una serie di interpellanze presentate dai gruppi di opposizione dopo gli incidenti della scorsa settimana. Una delegazione è stata ricevuta dal sindaco, dall'assessore Franco Coreico e dai capigruppo. Intanto, l'assessore all'Ambiente, Gianni Vernetti, annunciava in un'altra sala la presentazione di una delibera che permetterà di investire in quel quadrilatero un miliardo e mezzo di lire: «Serviranno - spiega - per interventi di AUTOCAGNO TORINO • AUT0FRANCIA TORINO • AUT0INGR0S BORGARO TORINESE • BONO CHIVASSO • ESSEEFFECAR CARIGNANO FUI GOTTA TORINO • FILI M0LINAR VENARIA • LINEA PINEROLO • MELLAN0 E GRIFFA ORBASSANO • N0VAUT0 IVREA • ORECCHIA E SCAVARDA TORINO PAGLIER0 RIVAROLO • PROGETTO TORINO • SARAUT0 ROSTA • TORINO AUTO TORINO • V.A.R.T. RIVOLI • SUCCURSALE T0RIN0TORINO la Finpiemonte, il 20 per cento della Finairport (cioè Sagat) e il 5 per cento dell'Unione Industriale. Ieri è stato deciso un primo aumento di capitale a 4 miliardi con l'ingresso della società per l'autostrada Torino-Milano (gruppo Gavio-Itinera), di Alenia e della Provincia. Dovrebbero entrare in gioco anche degli istituti bancari, ma sia San Paolo che Cassa di Risparmio che avevano mostrato una certa attenzione per lo sfortunato Aviation technology park - per ora, dopo aver nicchiato a lungo, hanno declinato l'invito: sia il presidente di Pista, Rossignolo, sia il presidente della Regione, Enzo Ghigo, nella presentazione dell'iniziativa hanno stigmatizzato questa assenza annunciando che si rivolgeranno «a banche non torinesi». E anche la Finpiemonte, con il direttore, Vittorio Pasteris, si è unita al «grido di dolore dei presidenti» nei confronti degli istituti di credito torinesi. cepiti nel 1960». L'insediamento del polo integrato, come ha spiegato l'amministratore delegato, Balistreri, comprenderà un'area cargo di 18 mila metri quadrati (oggi localizzata all'interno dell'aeroporto, ma in modo non omogeneo), una zona industriale produttiva del settore aeronautico (42 mila metri quadrati coperti) e un centro servizi (business park) con albergo, residence, uffici, ristoranti, sale convegno destinate alle aziende e agli utenti aeroportuali. E' previsto un sensibile miglioramento della viabilità esistente. «L'investimento totale necessario ha detto Balistreri - è di 80 miliardi di cui 13 sono già stati assicurati dall'Unione europea al Comune di San Maurizio, col quale si opererà attraverso una convenzione, denaro questo che si otterrà nell'ambito dei fondi strutturali a condizione che i lavori inizino entro la fine dell'anno». Si chiamano Andrea Gilardi, Piero Bruno, Andrea Capello. Frequentano da cinque anni il Politecnico e oggi pomeriggio discuteranno la tesi. Fin qui niente di strano. Se non fosse che si tratta dei primi tre studenti torinesi a laurearsi in «Ingegneria dei materiali»: nuovo corso istituito nel 1991, che fornisce la possibilità, a chi lo termina, di ottenere l'analogo titolo francese in virtù della convenzione fra il Politecnico e l'Institut National Polytechnique de Grenoble. Il corso che oggi laureerà tre nuovi «ingegneri dei materiali» conta - annualmente - su una quarantina di iscritti. La laurea è strutturata in quattro orientamenti specifici (materiali metallici, ceramici, polimerici, e materiali per l'elettronica) ed è supportata - perla parte sperimentale - dal Laboratorio interdipartimentale per i materiali. «Inoltre fornisce all'allievo m ^ y - spiega ancora il professor Burdese - una solida preparazione ingegneristica di base che ne facilita l'inserimento nella realtà industriale, anche in campo impiantistico e progettuale». Aggiunge il docente: «La nuova laurea viene incontro alla richiesta da parte dell'industria di una nuova figura professionale. Ma è tutt'altro che un corso "improvvisato": fin dal 1960 il Politecnico organizza corsi specifici di questo tipo. E i docenti sono molto qualificati». Ma che cosa significa, in parole povere, laurearsi in «Ingegneria dei materiali»? Sorride Piero Bruno, già laureato a Grenoble nella stessa disciplina: «Proverò a spiegarlo, ma non è facile. Quando racconto quale coreo ho scelto all'università la gente sgrana gli occhi. In realtà lo dice la parola stessa: noi studiamo per diventare esperti in materiali e scoprire appunto se per fare un ponte, per esempio, è meglio il cemento armato classico oppure, dico per dire, un tipo di plastica rivoluzionario». Il progetto del «polo integrato» che sorgerà sul territorio del comune di San Maurizio Gianni Bisio Un centinaio di abitanti di via Cossa protestano davanti al Comune (