Prostituta per riavere il figlio di Angelo Conti

Rapito il bambino, hanno obbligato la madre a venire in Italia a «fare la vita» Rapito il bambino, hanno obbligato la madre a venire in Italia a «fare la vita» Prostituta per riavere il figlio Mattia, sequestrato a 8 anni Cosa avrà pensato, Mattia, quando una sera di aprile, nel cortile di un piccolo centro agricolo dell'Albania, due uomini l'hanno strappato dalle braccia della mamma e l'hanno poi portato lontano? Certo non poteva sapere che il suo rapimento aveva lo scopo di costringere la mamma a prostituirsi in Italia. Quella di Mattia, 8 anni, capelli castani, occhi profondi e scuri, è una storia che mette tristezza, prima ancora che orrore. E' la storia di un rapimento durato tre mesi, di pesanti ed odiosi ricatti, di violenze e sevizie inaudite. Una storia, però, a lieto fine. Grazie al coraggio di una donna che ha saputo dire basta, accettando anche grossi rischi, e grazie all'umanità dei carabinieri della compagnia San Carlo, che hanno saputo rassicurarla ed anche esserle vicini. Racconta Elena, 32 anni, vedova, tre figli, capelli bruni, fisico devastato dagli stenti e dalle violenze: «Era aprile, una sera a Elbasan, un piccolo centro agricolo al centro dell'Albania. Due ragazzi del paese organizzano una festa: mi dicono di portare anche Mattia, il più piccolo dei miei bambini. Ma quando arrivo in quella cascina, verso le 8 di sera, mi accorgo che non c'è nessuno. In pochi minuti capisco che è ima trappola, ma è tardi. Quei due mi chiedono di seguirli in Italia, a fare la vita: è successo ad altre ragazze del paese, sapevo già che era qualcosa di terribile. Rispondo che non ci penso nemmeno. Loro prima mi insultano, poi mi picchiano, infi- LA MAZZETTA ERA LEGGE QUANDO Giancarlo Mingarelli, l'ispettore corrotto dell'Usi di Nichelino arrestato giorni fa, arrivò nella ditta di confezioni, contestò di tutto: «Qui rischiate la chiusura dell'attività, una multa salata. Ed è anche previsto l'arresto». Le sue erano tutte bugie. L'azienda di Nichelino doveva al massimo pagare una contravvenzione. Le bugie servivano ad mtimidire il piccolo industriale, ad indurlo a pagare una tangente. Mingarelli si portò via dall'azienda un cappotto. L'imprenditore, il giorno dopo, si recò all'Usi di Nichelino, a protestare con il capo dell'ispettore. Non sapeva che era suo complice. E gli toccò regalare un cappotto anche a lui. L'episodio è del giugno '95. La ditta di Giuseppina Capitanio, in via Giusti a Nichelino, è ima delle circa 200 aziende che hanno pagato Mingarelli e il suo capo Francesco Argirò (arrestato a fine maggio, con una misura cautelare confermata giorni fa dal tribunale della libertà). Il pm Andrea Bascheri contesta decine di casi di corruzione (che si verifica quando l'imprenditore è d'accordo con il BOLLETTINO METEO Martedì 16 Luglio PREVISIONI su Piemonte e Valle d'Aosta, cielo nuvoloso con posnuzione. Venti: deboli settentrionali. Visibilità: buona IERI TEMPERATURE IN CITTA' MASSIMA 29,2 MINIMA 20,5 UMIDITA' (ore 14) 56% PRECBPITAZIONI FIN0 ALLE ORE 19 0.2 mm T0TALE Dl QUEST0 MESE 35,7 mm MEDIA (1913-1988) 56.5 Osservatorio Meteo Piazza d'Armi OGGI IL SOLEi sorge alle ore 5 e 58 minuti' tramonta alle ore 21 e 13 minuti. LA LUNA: si leva alle ore 6 e 51 minuti: cala alle ore 21 e 20 minuti. ® Luna piena 1 luglio ore 6 6 Ultimo quarto 7 luglio ore 21 • Luna nuova 15 luglio ore 18 9 Primo quarto 23 luglio ore 20 ® Luna piena 30 luglio ore 13 SANI TÀ' Arrestati dai carabinieri tre connazionali albanesi una volta per sempre. Un mattino prende il treno, viene a Torino. Un'altra albanese, incontrata a Porta Nuova, le indica la caserma della San Carlo. Davanti al capitano Paolo Aceto, fra le lacrime, racconta la sua storia. Nonostante indicazioni frammentarie viene individuato l'alloggio al terzo piano di via Le Chiuse. I militari si accertano della presenza del bimbo, poi il blitz: vengono arrestati Alfred Buci, 24 anni, in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla ufficio ma anche lui pre Da sinistra in senso orario Albana Bilali Altin Buci e Alfred Enver Buci, tutti arrestati dai carabinieri della San Carlo questura di Forlì, il fratello Altin, 20 anni, clandestino, Albana Bilali, 24 anni, prostituta. Sono tutti accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza privata e lesioni personali. Per i due fratelli c'è anche l'induzione e lo sfruttamento della prostituzione nonché l'introduzione illegale di persone in Italia. In casa anche un piccolo mazzo di passaporti, intestati a ragazze albanesi. Anche loro vittime di ricatti? Lo diranno le indagini, nei prossimi giorni. Intanto, i sanitari del Mauriziano riscontrano lesioni e bruciature sul martoriato corpo della ragazza, mentre trovano Mattia in discrete condizioni, anche se deperito. In via Le Chiuse la sua vicenda sgomenta i condomini: «Colpiva perché non sorrideva mai: stava sempre sul balcone, guardava nel vuoto, lontano». Adesso, con la mamma, è tornato in Albania, dai suoi fratellini e dai giochi che merita ogni bambino. Angelo Conti tese lo stesso «regalo»