Nel sottopasso si viaggia «a singhiozzo»

Nel sottopasso si viaggia «a singhiozzo» Nel sottopasso si viaggia «a singhiozzo» Le chiusure delle due corsie alternate per lavori m i ih TRA LAVORO E DIVERTIMENTO A Torino ad Atlanta, dall'ufficio di corso XI Febbraio alle strade della città americana che ospita i giochi olimpici del centenario. Davvero un bel salto, quello di questi due vigili urbani entrati riella squadra dei 30 mila agenti (18 italiani) reclutati in tutto il mondo per la sicurezza di atleti e spettatori. Giovanni Garzino, 35 anni, in servizio dal 1990 presso la centrale operativa, è volato negli Stati Uniti la scorsa settimana. Walter Gerbi, 38, entrato nel corpo nell'82, segretario del comandante Manna, lo raggiungerà oggi. Ad Atlanta si fermeranno per tutta la durata dei giochi, fino al 5 agosto. «Saranno le nostre ferie», precisano entrambi. E subito aggiungono: «Nessun costo, ovviamente, per la città di Torino. Vitto e alloggio sono a carico del comitato organizzatore, mentre il volo ce lo siamo pagati di tasca Code sotto il sole, in città. Accade, da qualche giorno, in corso Massimo d'Azeglio. Anche ieri, la chiusura di una corsia del sottopasso (quella che da corso Dante porta a corso Unità d'Italia) ha provocato gravi disagi al traffico. Tutti incolonnati nel ristretto controviale, ad aspettare che il semaforo di corso Bramante diventasse verde. La pazienza degli automobilisti torinesi dovrà durare a lungo. Almeno fino al 5 agosto, data in cui si prevede la conclusione ufficiale (salvo ritardi) del «lifting» al tunnel Michele Lanza. Ma come può un sottopasso appena inaugurato (un anno esatto fa, era il 30 luglio 1995 quando l'assessore al Suolo Pubblico Gianni Vernetti faceva il suo discorso ufficiale sulla pedana sistemata in corso Dante) av«re già bisogno di una ristrutturazione? Domanda legittima, infatti non si tratta di un restauro, ma di un «restyling» che fa parte di un ambizioso «Progetto Sicurezza» (installazione di pannelli luminosi per segnalare il superamento dei li¬ nostra: andata e ritorno, 1 milione e 600 mila lire». La loro America, i due vigili l'hanno trovata qualche mese fa attraverso l'international police association, l'associazione internazionale degli agenti di polizia. Il manager Usa a cui il comitato olimpico aveva affidato il compito di organizzare la sicurezza cercava volontari. Requisiti richiesti: buona conoscenza della lingua inglese e disponibilità a lavora¬ re 8 ore al giorno senza riposi. Nelle bacheche di questure, comandi di polizia municipale e caserme dei carabinieri sono comparsi i comunicati, e i moduli di adesione. Garzino e Gerbi hanno risposto inviando i loro curricula. A dicembre, è arrivato l'esito della selezione: ammessi. «Congratulation!». Come tutti i membri del «team security», gli agenti dovranno lavorare prima, durante e dopo ogni grande evento miti di velocità e di rilevatori di monossido di carbonio per segnalare il livello d'inquinamento della galleria). Ma non basta. Gli operai del Comune stanno smantellando il manto stradale del sottopasso per installare le centraline che regolano il funzionamento dei cartelli «intelligenti»: quei segnali stradali a messaggio variabile previsti dal progetto 5T (che applica la telematica al traffico) in grado di annunciare agli automobilisti se c'è un ingorgo all'uscita del sottopasso o se - altro esempio nei parcheggi nel cuore cittadino c'è ancora spazio disponibile oppure no. Fino al 22 luglio comunque, come annuncia il cartello sistemato dal Comune (notare le due zeta di corso Massimo D'Azeglio) c'è un solo consiglio da dare agli automobilisti: evitare quel tragitto. Fino al 5 agosto, però, è inutile farsi illusioni, la situazione non migliorerà: chiuderà l'altra corsia del sottopasso (che porta verso il centro) e le code si trasferiranno davanti alle Molinette.[e. min.] «Saranno le M % <•: :• >•>.. ;

Persone citate: Gerbi, Gianni Vernetti, Giovanni Garzino, Manna, Michele Lanza, Walter Gerbi

Luoghi citati: America, Atlanta, Italia, Stati Uniti, Torino, Usa