Toro Preziosi si allontana di La Presse

Ieri una fumata grigia: entro venerdì la risposta decisiva Ieri una fumata grigia: entro venerdì la risposta decisiva Toro, Preziosi si allontano // re dei giocattoli sta riflettendo: «Ma non compro a scatola chiusa» TORINO. Continua il tormentone del Torino. Enrico Preziosi ha lasciato ieri nel tardo pomeriggio lo studio dell'avvocato Dogliotti piuttosto preoccupato. Non ha ancora sciolto i dubbi e, così, Gian Marco Calieri rimane con i suoi sempre più pesanti fardelli emotivi. Gli amici del Consiglio e i commercialisti invitano il presidente granata a dividere reazioni istintive da riflessioni sportive ed economiche, ma lui non ci riesce. Preziosi non ha parlato, ma resta sicuramente su frasi già dette: «Non compro a scatola chiusa». Su un solo fatto venditore e compratore sono d'accordo. In settimana si decide, prima che il Toro vada in ritiro sabato a Gubbio. E' impensabile infatti che la sera di venerdì, quando si riuniranno a Torino (senza presentazione: e Calieri ha già spiegato il perché), Sandreani e i giocatori granata non vengano salutati da un presidente effettivo. Sapere solo a Gubbio chi sarà il «padrone» sarebbe una offesa per la squadra. Cosa impedisce a Preziosi di concretizzare l'offerta (sui 22 miliardi) per prendere possesso del Torino Calcio? Principale motivo il noto e fondatissimo problema dei 39 miliardi e 200 milioni, che rappresentano il debito quantificato del Toro con lo Stato (indagini della Finanza, richieste del tribunale civile), per i quali il pretendente alla presidenza chiederebbe a Calieri una partecipazione a futura memoria. Venerdì il Toro sarà sentito la seconda volta dal tribunale civile. Preziosi aspetta gli esiti. E intanto è preoccupato dalla consistenza del pacchetto giocatori. Il leggere quotidianamente di un Torino «vuoto» potrebbe comprensibilmente indurlo a qualche riflessione. Malgrado Calieri sostenga di aver rifondato una squadra con buone speranze di un immediato ritorno in serie A. Ieri mattina il presidente ha sentito i consiglieri Piergiorgio Re e Tommaso Vallenzasca, per una riflessione comune. Sull'opportunità economica della cessione (prevista una perdita di 5-6 miliardi da parte di Calieri) e sulla situazione sportiva della società. All'ora di pranzo sono giunti Preziosi e i suoi commercialisti. Nel primo pomeriggio si sono iniziati i lavori con seduta generale. Preziosi conosceva già Tommaso Vallenzasca, l'uomo che è a fianco di Calieri come consulente economico sin dai tempi della presidenza della Lazio, e ancora prima. E successivamente al gruppo si è aggiunto un altro consigliere granata, Bruno Bonacina. Ore di discussione, nessuna decisione definitiva, tutto ancora demandato a ulteriori approfondimenti della situazione da parte dei commercialisti. Il Toro deve essere proprio un tremendo pasticciaccio, se dopo settimane di confronti le parti non hanno ancora chiare le situazioni economiche e patrimoniali e i conseguenti rischi del domani. L'eredità Borsano-Goveani è davvero pesante, e purtroppo non è neppure ancora del tutto accertata la situazione relativa a vicende che hanno fatto partire in passato giocatori importanti. La «multa» dei 39 miliardi è frutto delle tasse non pagate dalle due gestioni precedenti che dirc POBORSKY: E' ASTA PRAGA. Il Liverpool ha effettuato un ultimo tentativo per acquistare Poborsky dallo Slavia Praga. La stella della Nazionale della Repubblica ceca era in procinto di firmare un vantaggioso contratto per il Manchester United. Ma adesso, dopo un'avance (ritenuta dal giocatore «molto buona») dell'altra società inglese e su richiesta dei propri dirigenti, il giocatore si è concesso un'altra pausa di riflessione. Il general manager dello Slavia, Jaromil Seterie, ha dichiarato che il futuro del giocatore si deciderà alla fine di questa settimana. Per domani è previsto intanto un incontro tra Seterie ed esponenti del Liverpool, mentre domani pomeriggio il general manager incontrerà una delegazione del Manchester United per risentire l'altra campana. Dopodiché verrà presa una decisione. Seterie, comunque, non ha smentito la notizia secondo cui lo Slavia chiede una cifra pari a circa nove miliardi di lire per il cartellino del giocatore. a quella di Calieri, con i relativi interessi. I tifosi, intanto, hanno i nervi tesi. E' chiaro che resta la voglia di non abbandonare i colori granata. Ma molti, non tutti sicuramente, individuano nella gestione Calieri la «colpa» della retrocessione in serie B. Risultato? C'è chi vuole, e neppure in modo sommesso, l'arrivo di un altro presidente. Per loro, Preziosi sembra la soluzione più a portata di mano. E tanto basta. Reazioni magari dettate dall'emotività, però questa è la situazione. I giocatori seguono dai giornali lo svolgimento di una vicenda che anche per loro è molto preoccupante. Sono stati contattati e convinti a venire al Toro dallo stesso Calieri, da Giorgio Vitali e talvolta da Federico Bonetto. Adesso leggono di una situazione in bilico tra un passato noto, carattere del presidente compreso, e un domani tutto da scoprire: il futuro padrone non ha ancora maturato le certezze necessarie per il «sì» decisivo. Anche all'interno del Torinosocietà, gli addetti ai lavori sono in attesa degli sviluppi del dialogo Calieri-Preziosi. La storia del Toro è pure questa, dalle annate di Pianelli e Sergio Rossi in avanti. Neppure le stagioni di Mario Gerbi, granata doc dalla lunga militanza nel settore dirigenziale, è stata priva di tensioni. Abbiamo assistito alla notte del passaggio del Toro a Borsano, nello studio Zunino di corso Stati Uniti, agli entusiasmi della Coppa finita ad Amsterdam con la splendida e maledetta rovesciata di Sordo con palla contro la traversa, alla speranza dettata dall' anivo alla presidenza di Goveani, un notaio. Abbiamo creduto, e crediamo, in Calieri. Anche se sembra più impulsivo rispetto ai tempi in cui pensava solo al domani granata. Non conosciamo Preziosi. Ma entrambi hanno una forte volontà, di vendere e di comprare. Perchè non si arriva in porto? Che misteri nasconde ancora il Torino? Francamente non lo sappiamo. Quanto vale il Toro sì, come immagine e storia. E questa estenuante battaglia sulla pelle granata fa soffrire. Bruno Perucca Preziosi (a destra) sorridente dopo l'incontro con Calieri ieri a Torino [la presse]