Cuba, fughe e polemiche

Cuba, fughe e polemiche Cuba, fughe e polemiche persistente, infido, in agguato perenne. La sua resa, mascherata da frasi di circostanza tipo «sono avvilito, ma non mollo», spiana la strada a Luigi Sartor, difensore del Vicenza. Non resta che attendere. Questione di ore, e ne verrà data notizia alla Fifa. Il Milan ne ha sconsigliato la permanenza a bordo. La situazione potrebbe precipitare. Maldini, lui, temporeggia. Ha altro per la testa. Chiede la parola. Ha letto la rassegna stampa. Non gli sono piaciuti certi titoli, determinati resoconti. «Signori, adesso basta, la misura è colma. L'Olimpica non è il salvagente del calcio italiano. Non mi farò tirare per la giacca da nessuno. Meglio parlare chiaro prima. Giudicateci per terribile. Alla luce, soprattutto, del listone dei grandi invalidi: Tacchinardi, Totti, Vieri, Ambrosini, Inzaghi. Per la cronaca, anche Morfeo (polpaccio) e Branca (addome) non sprizzano salute. E Nesta, tendinite, ha ripreso f'i noco. Per tacere di Ametrano, squalificato e non impiegabile nelle prime due partite. Quando si dice il destino. Nel 1994, sempre qui, nel New Jersey, un altro milanista, Franco Baresi, si ruppe un menisco. Contro la Norvegia: la seconda partita dei Mondiali. Rientrò il 17 luglio, nella gran finale con il Brasile. Il caso di Panucci è diverso. Non c'è, all'origine, un fatto traumatico, come per il suo capitano, ma un dolore

Luoghi citati: Brasile, Cuba, New Jersey, Norvegia