Per Eltsin vacanze in clinica

«Il presidente ha solo bisogno di riposo», ma verrà sottoposto a un check-up. Domani il colloquio con Dini «Il presidente ha solo bisogno di riposo», ma verrà sottoposto a un check-up. Domani il colloquio con Dini Per Eltsin vacanze in clinica Rinviato di un giorno il colloquio con Gore 1 MALATI AL POTERE MOSCA NOSTRO SERVIZIO Non sono ancora trascorse due settimane da quando Boris Eltsin è stato rieletto presidente russo per altri quattro anni, e la sua ennesima scomparsa dalla circolazione risolleva i dubbi sul suo stato di salute. Ieri mattina Eltsin ha all'improvviso cancellato un incontro con il vicepresidente americano Albert Gore, in visita a Mosca, sollevando un vespaio di voci e timori. Un giallo sfociato in un annuncio del Cremlino: Eltsin è andato in vacanza. Così, di punto in bianco, avendo sull'agenda un appuntamento con il vicepresidente degli Usa e un fitto carnet di impegni per i prossimi giorni, incluso un colloquio con Lamberto Dini previsto per domani mattina. La domanda di Al Gore sulla salute del presidente russo è suonata ovvia, ma il vice di Clinton è stato tranquillizzato dal premier Viktor Cernomyrdin, che gli ha anche comunicato che Eltsin lo avrebbe ricevuto oggi. Il portavoce del Cremlino, Serghej Medvedev, ha poi smentito qualsiasi legame tra le improvvise ferie del presidente - che pochi giorni fa ha assicurato che sarebbe rimasto in servizio fino alla sua investitura del 9 agosto - e un peggioramento delle sue condizioni. Eltsin continuerà a lavorare ai documenti e a tenere incontri e consultazioni sulla formazione del nuovo gabinetto. «Deve solo riprendere le forze dopo la campagna elettorale», ha spiegato Medvedev, che però ha precisato che forse Eltsin approfitterà di questa pausa per un check-up. Nelle ultime settimane, secondo il portavoce, il padrone del Cremlino era così preso dai suoi impegni da non aver avuto tempo nemmeno per farsi misurare la pressione. Per mettere a tacere le inquietudini è stato annunciato che Eltsin non si recherà sul mar Nero e nemmeno nella sua residenza preferita, Zavidovo, a un'ottantina di chilometri dalla capitale. Trascorrerà invece il periodo di riposo a Barvilcha, alle porte di Mosca, dove leggerà, farà nuoto, passeggiate, forse un po' di tennis e magari qualche battuta di caccia. Proprio nelle pinete di Barvikha si trova la clinica per i malati di cuore altolocati. Frattanto l'entourage di Eltsin è stato scosso ieri da un'altra nomina clamorosa: il nuovo capo dell'amministrazione presidenziale - una carica potentissima alla corte di zar Boris - sarà Anatolij Chubais, il giovane padre della privatizzazione e leader dei radicaldemocratici. E' stato proprio lui a organizzare, tra il primo e il secondo turno delle elezioni, il licenziamento del «Rasputin del Cremlino», il capo delle guardie presidenziali Alexandr Korzhakov e dei suoi L'aereo, proveniente d compari. Chubais viene così ricompensato per aver svolto un ruolo cruciale nella rielezione di Eltsin: era stato uno dei principali strateghi della sua campagna e soprattutto ha «convinto» il business russo a finanziarla, sborsando circa 500 milioni di dollari. Una nomina che fa esultare i democratici che la interpretano come la loro vittoria sui «falchi». I comunisti hanno reagito invece con rabbia: Chubais, l'uomo che ha «svenduto la Russia agli Usa», è la loro bestia nera. La sua faccia lentigginosa e i modi «da americano» sono antipatici pure alla maggioranza dei russi che ce l'hanno con lui per quella privatizzazione che prometteva loro inenarrabili ricchezze e che si è rivelata una mezza truffa. In ogni caso Eltsin può dirsi contento: con questa nomina ha creato un centro di potere che farà da contrappeso al premier Cernomyrdin e al generale Lebed. Il predecessore di Chubais, il «falco» Nikolaj Egorov, uno degli ispiratori della guerra cecena, ha conservato una carica provvisoria: dirigerà la cerimonia di «incoronazione» di Eltsin. Un evento al quale il presidente tiene moltissimo passando ore a limarne il copione nei minimi dettagli. Anna Zafesova 1 Il presidente degli Stati Uniti Franklyn Delano Roosevelt andò alla conferenza di Yalta iperteso e minato dalla sclerosi cerebrale Winston Churchill si spaventò subito per la sua impreparazione e dopo il vertice annotò «Ha finito per cedere a tavolino diritti che ci eravamo conquistati sul campo» Morbo di Waldenstròm: quando i medici francesi diagnosticarono allo scià di Persia Reza Pahlevi il male che già aveva distrutto Golda Meir il regime filoccidentale di Teheran cominciò a declinare fino alla fuga dello scià nel gennaio 79 e alla sua morte in esilio, di cancro Francois Mitterrand presidente di Francia per 14 anni, dall'81 al '95, annunciò in tv di essere malato di cancro alia vigilia del referendum su Maastricht del settembre '92 ma dopo la sua morte nel gennaio '96 il suo medico ha rivelato che la prima diagnosi di cancro fu stilata all'inizio della presidenza Boris Eltsin trascorrerà il periodo di riposo o in una clinica per i malati di cuore

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