Tangenti Mm, la Pollastrini «incastrata» per vendetta

Tangenti Mm, la Pollastrini «incastrata» per vendetta Tangenti Mm, la Pollastrini «incastrata» per vendetta CRAXI «Dell'Alfa si occupò Amato» TORINO. Bettino Craxi ha fatto pervenire ieri ai sindacalisti dello Slai-Cobas un memoriale sulla vendita dell'Alfa Romeo alla Fiat nel quale sostiene che il suo partito aderì ad un orientamento in favore dell'industria nazionale e che la cessione dell'Alfa Romeo al gruppo Fiat fu decisa «da Viezzoli e Prodi ed insieme, per la loro competenza, decisero il ministro delle Partecipazioni Statali Darida ed il Cipi»: «Giuliano Amato si occupò del problema. Non se ne occupò, che io ricordi, l'intero partito». L'ex segretario socialista aggiunge: «Il psi, per quanto ne so io, non ebbe un ritorno economico, anche se in altre occasioni ebbe contributi finanziari da parte del gruppo Fiat». [r. i.] al febbraio 1992 ricevette, quale percentuale del 18,5 per cento circa sul totale delle tangenti pagate una somma non inferiore a tre miliardi». A chi, nel partito andarono questi soldi? Secondo la sentenza, area migliorista a parte, qualcosa raccolse Roberto Cappellini, segretario cittadino del partito, che, pur ammettendo i fatti, «ha sempre negato di sapere l'origine delle somme che gli venivano consegnate e ha ri¬ serve una bella pulizia» poneva gli esponenti dell'area migliorista agli «occhettiani» che erano riusciti ad eleggere Pollastrini alla guida delle federazione nel 1988 (e anche questa data è molto importante: la «svolta» del partito sul problema tangenti e l'inserimento nel «sistema» avviene nel 1987 e quindi - si legge - «è da escludersi che Pollastrini vi abbia prestato l'autorizzazione»). «I contrasti politici - prosegue la sentenza - segnarono la presidenza di Pollastrini... Soave fu tra coloro che nel maggio 1990 chiesero ufficialmente le sue dimissioni». C'erano in questione i rapporti con il psi nonché «la campagna di moralizzazione nella nomina degli enti municipalizzati sostenuta da Pollastrini». Lei chiedeva l'azzeramento dei vertici, competenza e moralità: «E' evidente che una simile linea politica è in aperto contrasto con il coinvolgimento personale in episodi di corruzione». Arriva quindi per Barbara Pollastrini - adesso nella segre teria nazionale del pds - una sentenza che non solo la assolve giuridicamente, ma le restituì sce «l'onore politico», [s. mar.] dimensionato sempre le cifre». Ma né lui, né Carnevale hanno mai citato Barbara Pollastrini. L'unico ad averla tirata in ballo è stato Soave e già con un ritardo sospetto: ha confessato le tangenti nel maggio del '92; ha citato la dirigente politica solo nel settembre del '93. Perché? I giudici, nella sentenza, ripercorrono la storia interna del pci-pds milanese ricordando la «durezza dello scontro politico» che contrap¬ Arresti per il marito dell'attrice Eleonora Rossi Drago

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