la lunga notte dell'Ulivo di Fabio Martini

la lunga notte dell'Ulivo la lunga notte dell'Ulivo 77premier: stop ai «solisti», parlerò io più: quella intervista di Antonio Maccanico al «Corriere della Sera» non era andata giù a Prodi. E così, la lunga notte di Palazzo Chigi ha inizio proprio da un rimprovero di Prodi a Maccanico: «Con alcune iniziative, fatte anche con le migliori intenzioni, rischiamo di dare un'impressione di debolezza». Prodi aveva già parlato per telefono con Maccanico in mattinata, lo aveva richiamato alla «collegialità del gover¬ no» e il ministro delle Poste gli aveva risposto dicendogli che lui non «aveva voluto scavalcare nessuno» e che anzi la sua sortita era da interpretare come un tentativo di rafforzare IL PRESIDENTE DELLA CAMERA LA ripresa del dialogo sulle riforme tra Polo e Ulivo? E' importante. Tutto quello che serve a costruire è importante». Il presidente della Camera Luciano Violante, in visita dal «collega» parigino Seguin, mette ima buona parola sulla mossa di Maccanico e giudica con favore i rinnovati contatti fra maggioranza e minoranza, il riannodarsi dei fui sottili che Silvio Berlusconi e Massimo D'Alema non hanno mai rinunciato a sdipanare in questi mesi. «Il dibattito, la discussione, il dialogo - dice Violante - servono a costruire, al di là dell'etichetta». Del resto la collaborazione tra le due sponde politiche già avviene concretamente, nella vita politica di ogni giorno. «Basti pensare che in giunta per il regolamento - dice il presidente della Camera ai microfoni del Tg3 abbiamo deciso comunemente con i colleghi di affidare importantissimi temi, compreso lo statuto dell'opposizione, a un redattore di maggioranza e uno di minoranza, che vanno perfettamente d'accordo nel disegnare le questioni delle quali ci si occuperà». E così «per lo statuto dell'opposizione, che è ancora all'ordine del giorno per alcune discussioni giornalistiche, c'è un relatore appunto di Alleanza Nazionale e un relatore del pds che stanno lavorando insieme. Credo che sia la cosa più significativa». Intanto il discorso riforme sta per arrivare in Parlamento, Polo e Ulivo scaldano i motori e preparano i documenti da presentare alle Camere domani. «Entro questa settimana - aggiunge poi Violante ai microfoni del Tgl - salmone, prosciutto di Parma, melone, sorbetti al limone, iniziano gli interventi. D'Alema, che evita ogni polemica, sostiene Prodi; Ripa di Meana, che invita il governo a dare finalmente «un timbro politico alla propria azione», assumendo provvedimenti riconoscibili - abolizione della leva obbligatoria, prestito d'onore ai giovani - che diano la sensazione all'opinione pubblica che si è passati da un governo governo e maggioranza. Eppure, nonostante quel chiarimento telefonico, Prodi insiste. E così mentre i leader mangiano pasta alla checca, vitello tonnato, farfalline al Fabio Martini

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