Art Index Tuttosoldi

Art Index Tuttosoldi Art Index Tuttosoldi VENDI, guadagna e pentiti». Suona così una massima utilizzata da molti collezionisti e operatori abituati a navigare nel mare dell'arte-mercato, dove - a differenza che su Internet - il movimento di un dito, durante una vendita all'asta, può valere centinaia di milioni. Ma, pentimenti a parte, questo primo semestre della stagione 1996 nel mercato dell'arte italiano ha lasciato dietro di sé indicazioni chiare. «Tuttosoldi» ha raccolto i dati, settore per settore, delle tre principali Case d'asta (Christie's, Finarte e Sotheby's), confrontandoli con quelli relativi ai semestri gennaio/giugno '94 e '95. CONFRONTO In questo modo è possibile, in un solo colpo d'occhio, comprendere i settori emergenti e quelli invece sui quali la richiesta è diminuita, trascinando al ribasso il volume d'affari complessivo del comparto. Inoltre, per chiarire meglio lo scenario, abbiamo creato, in collaborazione con l'editrice Antea di Milano, un originale «Alt Index» con l'andamento totale, per le vendite all'asta in Italia, dal 1990 ad oggi. Per costruire questo «indice» (che pubblicheremo due volte l'anno) sono stati elabo¬ rati i dati di bilancio (presunti o dichiarati) delle tre principali Case d'asta - Christie's, Finarte, Sotheby's - (più altre minori), e tradotti in una scala a base 1990= 1000. Grazie al grafico (vedi sopra) ii lettore può visualizzare con immediatezza l'andamento generale del mercato. GLI ANNI MAGRI Da questo punto di vista, appare subito chiaro che, dopo il 1989, anno per eccellenza di boom nelle vendite, la richiesta di opere d'arte (e con essa le quotazioni) sono progressivamente precipitate, almeno sino al termine dell'annata più nera: il 1993. Già con il primo semestre del '94 si evidenzia un'inversione di tendenza, tanto che il dato dell'Indice al giugno '96 appare esattamente a metà strada tra quello del '91 e del '92. COLPA DELLA CRISI Un'annotazione non contenuta nel dato numerico, ma assai significativa, consiste nel fatto che, come riferisce Daria Porro, portavoce di Finarte, «i risultati delle aste di marzo e aprile '96 sono stati i più brillanti, mentre gli esiti degli appuntamenti di giugno, pur buoni, hanno risenti¬ to della difficile congiuntura economica che ha investito non solo l'Italia, ma l'Europa intera». Come dire, si era a un passo dall'ottenere ancora di più e, forse, il secondo semestre può aumentare lo scarto con i relativi periodi degli anni passati. PROGRESSO SEMESTRALE Un altro dato da considerare consiste nella necessità di estrapolare dai consuntivi del semestre '95 della Sotheby's le vendite straordinarie Rol ed Esterick che tanto hanno inciso sui dati di gennaiogiugno dell'anno scorso (19,1 miliardi nel semestre '95 contro i 13,7 miliardi del '96). Da una parte è indubbio che (vendite straordinarie escluse) il progresso semestrale della Sotheby's (+270 milioni nel '96 rispetto al '94) è sensibilmente minore rispetto a quello di Christie's ( +1160 milioni) e soprattutto di Finarte (+10.771 milioni) registratisi nello stesso periodo (1° semestre '96 rispetto al 1° semestre '94). VENDITE STRAORDINARIE Dall'altra è però logico giudicare che senza le vendite straordinarie Sotheby's del '95 la crescita complessiva dell'Indice tra '95 e '96 (primo semestre) può consi¬ derarsi maggiore rispetto a ciò che appare. Similmente va chiarito che l'Indice, per ciò che riguarda Finarte, considera solo parzialmente la rilevante vendita effettuata nel '92 della collezione Jucker al Comune di Milano per 47 miliardi così come le vendite effettuate nel '95 d'un dipinto di Antonello da Messina alla Regione Lombardia (4,5 miliardi) e di due Canaletto al Comune di Milano (9,5 miliardi). FUORI BILANCIO Questi dati, pur entrando a tutti gli effetti nel bilancio di Finarte Spa, non sono stati giudicati particolarmente incisivi per ciò che riguarda l'insieme del mercato, mentre al contrario il dato del primo semestre di quest'anno sempre di Finarte (37,2 miliardi) ha inciso molto sull'indice poiché si riferisce esclusivamente alle vendite effettuate in asta. ANALISI COMPARATA Ma a prescindere dall'Indice generale e senza dubbio l'analisi comparata settore per settore, nel confronto dei tre semestri '94, '95 e '96 (pubblicata a pagina 5), che mostra con inequivocabile chiarezza le tendenze del mercato dell'arte nel nostro Paese. ARTE I PABL0 PICASSO «Femme assise», 1953, oliol GIORGIO MORANDI «Natura morta», olio su tela, l ALBERTO BURRI «Sacco» (SC 2), 1953, olio'i PAUL KLEE "Neues auf altem Baden», 11 WASSILY KANOINSKY «Melodisch», 1924, acquarci GIORGIO MORANDI «Natura Morta», firmato, olici GAUDENZIO FERRARI Santa Caterina d'Alessandri; acquistato dal Comune di TdB MICHAEL SWEERTS Scena d'interno con suonate] olio su tela, cm 74 x 100 MARIO PUCCINI «Il molo mediceo a Livorno' Coppia di Pllgrlm Flask Giorgio III, Londra 1823, Tavolo da parete semicircolare In legno laccato Vittorio Emanuele II, re d'Italia (1861-78) Mone" Raccolta di 69 lettere e documenti di personaggi

Persone citate: Alessandri, Antonello Da Messina, Daria Porro, Femme, Giorgio Iii, Jucker, Mario Puccini, Rol, Sacco, Vittorio Emanuele Ii