JERVIS, 50 ANNI DI RIFUGIO

JERVIS, 50 ANNI DI RIFUGIO CERESOLE REALE JERVIS, 50 ANNI DI RIFUGIO Sabato 13 luglio festa «in quota» con gli amici del Gran Paradiso IL rifugio Guglielmo Jervis, in Valle Orco, compie cinquant'amii. Mezzo secolo fa l'edificio che sorge al bordo del Pian del Nel a 2250 metri di altitudine, costruito anni prima come punto d'appoggio per l'esercito italiano in una zona di frontiera con la Francia, fu destinato a rifugio alpino e affidato al Cai di Ivrea. Sabato 13 luglio, in questo angolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Cai di Ivrea e l'Associazione «Amici del Gran Paradiso» di Ceresole Reale ricorderanno il 21 luglio 1946, quando il rifugio accolse per la prima volta 120 alpinisti. In questi cinquantanni si sono succeduti diversi gestori, personaggi familiari a chi ama le escursioni nel Parco. Dal primo, Erminio Rolando, all'attuale, Mauro Rivetti. Alcuni di loro saranno presenti. Dopo il saluto iniziale offerto dalla fanfara della Brigata Alpina Taurinese (ore 10,45) e la Messa al campo, ecco alle 11,45 il momento della memoria: si parlerà della figura di Guglielmo Jervis, ucciso in Val Pellice nel '44 dai nazifascisti; delle at¬ tività qui svolte dal Cai; e, appunto, di quanti hanno gestito il rifugio. Alle 12 pranzo al sacco e alle 14,30 concerto «in quota» della fanfara Taurinense. La festa del rifugio può essere, per chi non la conosce ancora, un'occasione per scoprire questa zona del Gran Paradiso. Per raggiungere lo Jervis, attraversando boschi di larici e brughiere, occorre partire dal nuovo ponte nei pressi di Chiapili di Sotto (1667 mt.), una frazione di Ceresole, cento metri a valle della Casa degli Alpinisti Il rifugio Jervis al Pian del Nel A destra una veduta delle Levanne Chivassesi. Dopo il torrente, si segue lo skilift fino alla stazione d'arrivo: il sentiero si inoltra nel fitto dei larici, costeggia l'Alpe Giassetti e giunge alla zona rocciosa, dove arriva anche il sentiero che parte dalla frazione Villa. Poco oltre s'incontra l'Alpe Degrané e la gola del torrente Nel. Il bosco diviene più rado e si scorge il rifugio: la camminata è durata un'ora e mezzo, due al massimo. Dallo Jervis, sono possibili diverse ascensioni e traversate per esperti e appassionati. L'e¬ scursionista volonteroso, con un'ora di marcia dal rifugio potrà raggiungere il Colle del Nel (2551 mt.): da qui potrà ammirare il suggestivo panorama delle pareti ghiacciate delle Levanne e della tranquilla conca del Lago Dres. Il rifugio Jervis dispone di 33 posti, è dotato di elettricità e di telefono (0124-953140). Da Torino in auto: tangenziale Nord, statale 460 per Ceresole Reale. Poi, buon cammino. Paolo Bricco SAUZE D'OULX LA VIA DEI SARACENI Cresce ogni anno il successo della «Via dei Saraceni», il grande raid di mountain bike organizzato a Sauze d'Oulx, a oltre 1500 di quota, dall'Action Skill, con il patrocinio di Regione, Provincia, Valsusa e Comune. Quest'anno, il 14 luglio, si corre la quinta edizione: le iscrizioni sono già chiuse con 4872 iscritti, un altro record dopo il traguardo dei 2800 partecipanti raggiunto l'anno scorso. Nata come cicloturistica, la Via dei Saraceni si è rapidamente trasformata in un appuntamento agonistico di rilievo al quale prendono parte oltre duemila concorrenti. E' una competizione internazionale TJdace aperta alla Consulta ed alla Fci, con la novità di quest'anno della categoria tandem. Gli altri partecipanti si cimenteranno nella cicloturistica, un raduno non competitivo che avviene sullo stesso percorso: da Sauze d'Oulx a Monfol, al parco Naturale Gran Bosco, al Col Lauson, a Sportinia, Tachier e al traguardo posto in Sauze d'Oulx, nello stesso punto della partenza, dopo 37 km e un dislivello di 980 metri. E' obbligatorio per tutti l'uso del casco protettivo. Il via sarà dato alle ore 9,15: partiranno subito i migliori, seguiti via via dagli altri scaglioni di 450 concorrenti con 3-4 minuti di intervallo. Il nome della corsa rievoca l'epoca dei Saraceni, i quali, di ritorno dai saccheggi in bassa valle, si rifiugiavano in grotte di cui nei dintorni c'è ancora traccia. Molte le manifestazioni collaterali alla corsa, valida per il 1° Trofeo Friliver Energy, al quale hanno aderito molti partecipanti comprando un prodotto della ditta ed inviando l'apposito coupon, con il timbro della farmacia, agli organizzatori insieme con l'iscrizione. Dieci agonisti e dieci cicloturisti sorteggiati riceveranno un contratto di sponsorizzazione in materiale e un motociclo Velocifero (4 milioni) verrà assegnato al primo classificato che abbia aderito all'iniziativa. Inoltre verrà organizzata una lotteria. In palio tre viaggi alle Canarie, offerti dall'Agenzia Cerca Vacanze: a un agonista, a Ciclisti in gara perla «Via dei Saraceni»

Persone citate: Erminio Rolando, Guglielmo Jervis, Jervis, Mauro Rivetti, Paolo Bricco, Saraceni