Documento Come funzionava di Antonio Lo Campo

Documento Documento Come funzionava UN ufficiale dell'esercito piemontese, Pierre Dupont, amico dell'inventore, ci ha lase: .ito una precisa descrizione dell'apparecchio di Manzetti. Vediamola. «Il telegrafo parlante era composto da un cornetto a forma di imbuto nel quale si trovava una lamina di ferro piazzata trasversalmente. Questa lamina vibrava facilmente sotto l'impulso delle onde sonore provenienti dal fondo dell'imbuto. Nel cornetto trovava posto anche un ago magnetizzato infilato in una bobina, posizionato verticalmente rispetto alla lama vibrante e vicino a questa. Dalla bobina partiva un filo di rame avvolto nella seta il cui secondo capo si collegava ad una bobina piazzata in un apparecchio identico a quello già descritto. Da quest'ultimo partiva un ulteriore filo elettrico che andava a collegarsi al primo. «Dunque, se in prossimità della lama del cornetto si emetteva un suono, questo suono era subito riprodotto dalla lama dell'altro cornetto. La comunicazione tra le lame delle due cornette avveniva in forza di. un principio che le vibrazioni di una lama di ferro davanti al polo di un pezzo di ferro magnetizzato determinano delle correnti elettriche che durano quanto dura la vibrazione della lama. «In poche parole le onde sonore prodotte dalla voce in un cornetto, si trasformano nell'apparecchio in onde elettriche e ridiventano onde sonore nell'altro cornetto». [v. ra.] Che fare sulla Space Station TRA poco più di un anno andrà in orbita il primo elemento che costituirà la stazione spaziale internazionale «Alpha»: un razzo russo Proton lancerà un modulo da 20 tonnellate nel novembre 1997. Quando nel 2003 la struttura sarà completata, Alpha peserà 400 tonnellate, misurerà 110 metri per 75 e orbiterà sopra le nostre teste a 420 chilometri di quota, abitata costantemente da 6 astronauti-ricercatori. All'impresa collaborano Stati Uniti, Russia, Europa, Giappone e Canada. Dell'importanza e del ruolo della stazione spaziale si è parlato venerdì scorso a Torino in una conferenza organizzata dal Copit (Comitato parlamentari per l'innovazione tecnologica) e dell'associazione Atlantis, presieduta da Franco Malerba, parlamentare europeo e primo astronauta italiano. «Ormai - dice Malerba - manca poco tempo. Noi italiani come singola nazione insieme agli Usa partecipiamo al programma con i moduli logistici, il primo dei quali verrà lanciato tra circa 500 giorni. Ma all'Agenzia spaziale italiana ci sono ancora incertezze e ritardi. Lo spazio rappresenta una realtà economica importante. La stazione Alpha moltiplicherà per 30 le opportunità di ricerca scientifica possibili attualmente in orbita. Basti pensare ai settori ormai privatizzati delle telecomunicazioni e della meteorologia: abbandonare lo spazio mette a rischio competenze industriali ormai acquisite. Speriamo quindi che l'Italia non si faccia trovare impreparata e che mantenga gli impegni». Alpha sarà un grande porto spaziale a cui verranno ancorati, oltre agli Shuttle, le capsule di emergenza (russe) e il veicolo di trasferimento orbitale ATV (Esa). Ma sarà soprattutto una officina di sperimentazioni in microgravità da parte della comunità scientifica internazionale. Tra i settori della tecnologia e della ricerca pura interessati spiccano: telecomunicazioni, osservazione della Terra, meteorologia, generazione di energia elettrica, propulsione e robotica, biologia, medicina, fisica dei fluidi, scienza della combustione e dei materiali, astrofisica delle alte energie, osservazione del Sole e dei pianeti, produzione di farmaci e parti elettroniche sofisticate. Durante la conferenza di Torino, presenti i direttori della Stazione Spaziale per conto della Nasa, dell'Esa e dell'Asi, si è fatto il punto sulla partecipazione italiana, che, oltre alla fornitura dei tre moduli logistici per il trasporto di materiali, prevede l'attracco nel 2002 del laboratorio europeo Cof (Columbus Orbitai Facility) nato nel 1982 da un'idea di Ernesto Vallerani, presidente di Alenia Spazio, e del tedesco Greger. Nel progetto originale il Cof doveva essere lungo 14 metri, con varie sezioni; nell'attuale versione è lungo 6,6 metri e ha un diametro di 4,5, più o meno come il mini-modulo logistico. Antonio Lo Campo ATTENTI AL TRUCCO

Persone citate: Ernesto Vallerani, Franco Malerba, Malerba, Manzetti, Pierre Dupont, Space

Luoghi citati: Canada, Europa, Giappone, Italia, Russia, Stati Uniti, Torino, Usa