Il cinema per svelare la natura di Piero Bianucci
// cinema per svelare la natura // cinema per svelare la natura DA qualche giorno a Villa Gualino, sulla collina torinese, è di nuovo aperta la mostra di scienza interattiva «Experimenta». L'edizione '96 riprende il tema dell'anno scorso, il cinema, ma è completamente rinnovata. L'itinerario che traccia va dalla pellicola all'immagine elettronica: ci si può divertire girando qualche scena di un western tipo «Mezzogiorno di fuoco» o rilassare visitando la sezione dedicata a cinema e fumetto, ma senza dubbio il nucleo centrale è costituito dai settori dove vengono illustrato le tecniche e le applicazioni della ripresa televisiva, gli effetti speciali dell'animatronica, i sistemi multimediali e per creare immagini di sintesi. Nuovo è anche il film in tre dimensioni, il più lungo che esista in questo genere di produzione: uno spettacolo da non perdere. Ma su «Tuttoscienze» sembra logico accennare piuttosto a una sezione minore della mostra, quella dedicata al ruolo che il cinema svolge come strumento al servizio della ricerca scientifica accelerando o rallentando quei fenomeni che, per la loro velocità o per la loro lentezza, sfuggono al nostro occhio. Si sa che di solito un film viene ripreso e proiettato a 24 fotogrammi al secondo: abbiamo così l'impressione di assistere a Vista al rallentatore la nostra vita j durerebbe j trecentomila anni Speciali tecniche cinematografiche per girare migliaia di fotogrammi al secondo riescono a «fermare» eventi e fenomeni che altrimenti sfuggirebbero del tutto al nostro sguardo una scena in tempo reale. Se invece si riprende ogni secondo un numero di fotogrammi maggiore di quello che poi verrà proiettato avremo un effetto di dilatazione del tempo. Al contrario, riprendendo un numero di fotogrammi minore, otterremo un effetto di contrazione. Oggi le tecnologie più avanzate consentono riprese cinematografiche a un milione di fotogrammi al secondo, dilatando il tempo di 4000 volte. Se la nostra vita si svolgesse a quel ritmo, vivremmo 300.000 anni. E, come ha documentato la rivista francese «La Recher- j j che» nel suo numero di giugno, le tecniche laser permettono addirittura di seguire fenomeni (come certe reazioni chimiche) che durano appena un milionesimo di miliardesimo di secondo. Tra gli esempi di accelerazione visibili a Experimenta '96 è particolarmente suggestivo quello che mostra la trasformazione di un uovo di rana in un girino. L'uovo di rana ha un diametro di un millimetro e mezzo: subito dopo la fecondazione, questo minuscolo laboratorio vivente formato da una sola cellula si divide prima in due cellule, poi in quattro, in otto e così via, fino alla formazione di un girino. Scattando un fotogramma ogni ora si può accelerare il processo di 90 mila volte. Su questa stessa scala temporale la nostra vita durerebbe meno di 8 ore. Assisteremo così al meraviglioso spettacolo dell'organizzarsi e specializzarsi di decine, e poi centinaia e migliaia di cellule in una nuova creatura vivente. Neppure il fulmine è troppo veloce per le moderne tecnologie di ripresa. A Experimenta si può vedere un cortocircuito a 1 milione di volt ripreso durante il collaudo di catene di isolatori da impiegare nelle linee ad alta tensione dell'Enel. Con 5000 fotogrammi al secondo e un rallentamento di 200 volte, diventa facile seguire il percorso preferenziale della scarica elettrica, benché essa avvenga in pochi centesimi di secondo. I filmati selezionati per Experimenta '96 provengono dal Centro di Cinematografia Scientifica del Politecnico di Milano diretto da Achille Berbenni. Il Centro è nato nel 1950: in campo universitario fu il primo a introdurre la cinepresa come strumento di ricer¬ ca e di insegnamento. Sono in dotazione del Centro macchine che possono riprendere fino a un milione di fotogrammi al secondo, stroboscopi da 8000 lampi al secondo, attrezzature per riprese al microscopio e per visualizzare fenomeni invisibili tramite tecniche schlieren, shadow, interferometriche. Organizzata dall'assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, la mostra Experimenta (viale Settimio Severo 63, tel. 660.2114) rimarrà aperta fino al 20 ottobre (lunedì riposo). Piero Bianucci STORIA DELIE TELECOMUNICAZIONI
Persone citate: Achille Berbenni, Gualino
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