BERE NIETZSCHE O BERENICE? di Stefano Bartezzaghi

BERE NIETZSCHE O BERENICE? BERE NIETZSCHE O BERENICE? BIANCA ZOCCA OL<5A IL FAPKF IN CALÉRÀ/ IL FRATÈLLO MALATO /,/ CI SAGA' MAI QUALCOSA CI POSITIVO MFLLA FAMIGLIA ?\ OLGA'? &F'/ INTANTO NON LF TORNANO IN CASA I ^OCIALIST SA I ALIST Scrivete a: Stefano Bartezzaghi «La posta in gioco» La Stampa - Tuttolibri via Marenco 32 10126 Torino ERE NIETZSCHE. A voi l'espressione «Enterprise, very nice» dice qualcosa? Immagino, credo, spero Iche non significhi nulla, però esiste. Se non ricordo male doveva essere proprio «Enterprise, very nice» il ritornello che veniva declamato in un racconto (meraviglioso) di Beppe Viola: era una storia di gioco d'azzardo e di cucine economiche. Qui dovrei anche spiegare chi era Beppe Viola, temo: diciamo che era un genio del gergo, faceva grande televisione (e grandemente misconosciuta, poi orribilmente scimmiottata), e ha scritto molte canzoni per Iannacci («Quelli che» dovrebbe bastare). Io cerco di citare Beppe Viola almeno una volta all'anno, poi si sa come vanno questi propositi. Quest'anno, come vedete, mi sono ricordato di fare la citazione rituale, e mi sono agganciato al pretesto più inconsistente, che è la parola nice. Una bella parola, non c'è che dire. In inglese, nice vuol dire pro¬ prio «bello», e un sacco di altre belle cose. In francese, invece, Nice è una città; la famosa e garibaldina Nizza: sono le stesse lettere (salvo che la città va scritta con la maiuscola), ma non possiamo dire che si tratti della stessa parola, poiché la pronuncia è ben diversa. Diciamo che nice fa pressoché rima con enterprise e che Nice fa pressoché rima con bétise (la bétise è la corbelleria, e del resto vedo che nice, in francese, talvolta significa anche «grullo, semplicione»). Risultato: nice e Nice sono due parole uguali per l'occhio (salvo che per l'iniziale maiuscola, accidenti a lei) ma non per l'orecchio. Nessuna delle due, oltretutto, fa rima con camicie come invece farebbe nice se fosse una parola italiana. Con camicie, in compenso, fa pressoché rima il cognome tedesco Nietzsche, per la gioia di Gozzano (nulla spaventava Gozzano; ha fatto rimare pure yacht e cocottes), anche se per andare dalla vocale I alla vocale E ci mette sei let¬ tere. Non si riesce a fare una rima normale, e quindi scuserete lo sfogo se pubblico la seguente canzoncina non-ortografica (ovvero, eterografica o allografica). Amo tanto Berenietzsche La sua foto l'ho in cornietzsche A lei piace la pernietzsche Ha le scarpe di vernietzsche Che sia l'Araba Fenietzsche? (l'improvvisa irruzione dell'Araba Fenietzsche credo si possa intendere come allusione all'Eterno Ritorno). PER NIETSCHE. Nella canzoncina soprastante appare una pernice che, abbinata alla cornice, può darsi che vi ricordi una delle rare contropeterie italiane «Cosa risulta dall'incrocio fra una cornacchia e una pernice?». L'esito, naturalmente, non è ornitologico ma è una sonora «Pernacchia in cornice». Cose che fanno molto contenti i bambini, e non solo loro. Ma pernacchia andrà considerata parolaccia o no? In realtà non è una pa- LA VIGNETTA DI MARAMOTTI rolaccia più di pernice o di cornacchia o di cornice, Pernacchia viene da vernaculum, come il vernacolo (pernice viene invece dal verbo greco «emettere rumori» e non ha rapporti con pernicioso; cornacchia è onomatopeico, e cornice deriva addirittura da cornacchia come è strano a volte il mondo). A NIETZSCHE. Nell'ultima rubrica parlavamo della S privativa, che ci fa opporre l'uomo posato alla donna Sposata. Stando così le cose, anche la A negativa vorrebbe la sua parte, e opporrebbe una ben sciocca Anice al filosofo che fece parlare Zarathustra. Questo dà sul rachitico, ma altri esempi del gioco mi pare che funzionalo meglio. Si tratta di rendere negativo qualcosa che non può essere reso negativo, è insomma la negazione della negazione. L'espressione burocratica qui sito, per esempio, ha ben due negazioni: squisito e inquisito. Chi va arruolato è abile; chi è abile in misura superlativa sarà super-abile; uno che invece non è così tanto abile sarà insuperabile. Contrario di netto: nonnetto. Il contrario di colonnato: incolonnato. Contrario di consolato (sost.): sconsolato (agg.). I prefissi che mi danno maggiori soddisfazioni sono indubbiamente dis- e mis-. Un abisso separa il credente dal discredente; un altro abisso (più profondo) separa il saggio dal missaggio. In quanto a dis-, consente di trovare un analogo alla coppia viale e controviale: corso e discorso. Un altro esempio diventa possibile se concediamo qualcosa alla moda dei diminutivi: «aspetta un attinùno, a ordinare il tuo uiskino in questo barettino; prendiamo il motorino e andiamo a bere il goccetto con gli altri ragazzottino, giù al discotechino». Discotechino non è una parola che possa piacerci fino in fondo, però ha un utile doppio senso: il discotechino è infatti il salume preferito dal disarcivescovo. Stefano Bartezzaghi

Persone citate: Beppe Viola, Nice, Nietzsche, Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Nizza, Torino