Atalanta: in Uefa col tridente

Atalanta: in Uefa col tridente Atalanta: in Uefa col tridente Mondonico a caccia d'Europa con Morfeo-Inzaghi-Magallanes BERGAMO. «Emiliano, portaci in Europa». Erano in millecinquecento ieri mattina allo stadio, prima della partenza dei giocatori nerazzurri per Vigo di Fassa, ad assistere alla sfilata della nuova Atalanta versione «giovani marmotte». Se non rischiasse di portar sfortuna, si potrebbe dire che tanti tifosi ubriachi di gioia non si vedevano dall'anno di Guidolin, quello del «sogno atalantino» diventato presto incubo. Persa e pagata cara la scommessa con la «zona spettacolo», è tempo di un'altra sfida: quella dei giovani. In due mesi la squadra è stata rivoluzionata. Della difesa colabrodo è sopravvissuto il solo Herrera, in mezzo al campo mantengono la posizione i fedelissimi di Mondo, Bonacina e Fortunato, in avanti tutto gira attorno al genio del Morfeo «olimpico», corteggiato da molti ma da nessuno voluto veramente. Persi a malincuore i pilastri Monterò e Vieri, scaricati Ferron e Tovalieri, la società non si è limitata a rammendare i buchi, ma si è messa a fare ricami. Il «colpo» è Pippo Inzaghi, il rischio i tanti giovani (età media: 25 anni), il terno al lotto il serbo Mirkovic, lo svedese Persson, l'uruguajo Magallanes. Stranieri che Mondonico confessa, candidamente, di conoscere solo di faccia. Il presidente Ruggeri, che per quei tre ha sborsato un bel pacco di miliardi, ringrazia per la fulminea lavata di mani. «Se è vero che Mirkovic è il nuovo Facchetti, Persson l'erede di Stromberg e Magallanes la controfigura di Aguilera, non dovrei preoccuparmi troppo», chiosa Mondo. Due mesi fa aveva consegnato a Ruggeri una lista di «giocatori da Atalantf», di quelli che ti fanno fare il salto di qualità e il tutto esaurito allo stadio, «però il presidente non se l'è sentita di sacrificare le proprie aziende soltanto per farmi felice». L'allenatore nerazzurro, però, sembra essere soddisfatto, tanto da farsi venire certe idee. «Il 3-4-3 potrebbe essere un'idea, con Morfeo-InzaghiMagallanes sguizagliati in attacco, Herrera-Carrera-Sottil a far da diga davanti a Micillo, Fortunato-Bonacina a giostrare a centro campo e MirkovicRossini a scorrazzare sulle corsie esterne. Del resto, i tanto bistrattati Europei ci hanno fatto capire che la difesa a tre è il futuro di un certo tipo di calcio. Basta con gli inflazionati 4-4-2 e 5-3-2». E gli obiettivi di questa nuova Atalanta? Solo salvezza o ambizioni di zona Uefa? Se Mondonico sorvola («Chiedetemelo fra qualche settimana»), tocca a capitan Fortunato vestire i panni del saggio: «In Uefa andrà chi non riuscirà a vincere lo scudetto. Non sono sogni per noi». Roberto Pelucchi

Luoghi citati: Atalantf, Bergamo, Europa, Vigo Di Fassa