Una strage nascosta nel bagagliaio di Fabio Albanese
Una strage nascosta nel bagagliaio Trovati tre cadaveri in un'auto: sabato erano state uccise altre due persone Una strage nascosta nel bagagliaio La guerra tra clan torna a insanguinare Catania CATANIA. Due morti ammazzati e un passante ferito gravemente dai killer sabato mattina a Catania. Tre morti nel bagagliaio di un'auto trovati ieri a Vizzini. Due persone scomparse nel nulla. Quasi a voler smentire le parole rassicuranti del ministro dell'Interno Napolitano, nel Catanese è ripresa a colpi di pistola la sanguinosa lotta fra clan mafiosi. Napolitano una decina di giorni fa, durante una visita a Catania, aveva detto che la situazione dell'ordine pubblico nella provincia è più tranquilla, che «l'emergenza è stata allontanata». Ma i fatti dimostrano che le cosche sono ancora in piena attività. Sabato si è anche saputo che nuove minacce di morte sono arrivate al presidente della Provincia di Catania, l'eurodeputato di an Nello Musumeci, che a proposito di Napolitano ha detto: «A Catania, purtroppo, di nonnaie non c'è proprio nulla». Le ultime tre vittime della ma¬ fia erano esponenti del clan Dominante di Vittoria, nel Ragusano. Raffaele Di Stefano, 31 anni, Angelo Di Nicola, 25, e Gaetano Butera, di 19, avevano precedenti per droga. I loro corpi sono stati trovati dopo una segnalazione anonima ai carabinieri, chiusi nel bagagliaio di una «Lancia ThemaFerrari» abbandonata in un casolare nelle campagne di contrada Passanitello, in territorio di Vizzini. Erano lì da una settimana, secondo il medico legale. I killer, probabilmente della cosca avversa dei Russo-Nigito di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, li avrebbero prima torturati e poi uccisi a colpi di pistola. I tre erano scomparsi dieci giorni fa dalla loro città, Vittoria. Nei registri delle ricerche dei carabinieri assieme ai loro nomi ci sono anche quelli di Sebastiano Amodei, 29 anni, e Emanuele Scaretta, di 27, anche loro uomini del clan dominante, anche loro scomparsi nelle stesse ore. Adesso si teme che un'altra telefonata anonima faccia trovare i loro corpi, in qualche campagna abbandonata. Alla base di tutta questa violenza ci sarebbe la lotta per il predominio e per il controllo delle estorsioni e della droga nella zona a cavallo tra le province di Catania, Ragusa e Caltanissetta. Sabato era stata un'altra giornata di violenza a Catania, con due morti ammazzati e un ferito in due agguati diversi. I! corpo di Sebastiano Marano, 28 anni, piccoli precedenti per furto, era stato trovato nelle campagne di Massa Annunziata poche ore prima che un killer entrasse in azione al «Tondicello della Plaja», periferia Sud di Catania, per uccidere a colpi di pistola, dopo un inseguimento, Giacomo Nicolosi, 27 anni. Nella sparatoria è rimasto coinvolto un passante, Rosario Munzone, 25 anni, ricoverato in fin di vita in ospedale. Fabio Albanese
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