Elba s'infiamma la guerra del Parco di Chiara Carenini
Caccia ai piromani, dietro l'incendio di sabato l'ombra di chi non vuole l'area protetta Caccia ai piromani, dietro l'incendio di sabato l'ombra di chi non vuole l'area protetta Elba, s'infiamma la guerra del Parco La Lesa: imitate gli indipendentisti corsi PORTOFERRAIO. Le fiamme hanno bruciato 70 ettari di macchia mediterranea due giorni or sono, ieri le parole del leghista Mario Borghezio hanno infiammato i cuori di 400 elbani che combattono il costituendo Parco dell'Arcipelago Toscano. E il sole picchia forte sulle teste dei turisti che non potranno prendere il traghetto «Aethalia» per il continente, bloccato dai manifestanti per cinquanta minuti. Sono le 11 di ieri mattina: il porto di Portoferraio è al calor bianco. Mario Borghezio interviene alla manifestazione di «Elba Libera», l'associazione che tenta di opporsi alla costituzione del Parco dell'Arcipelago deliberata dalla Regione Toscana qualche tempo fa. «Prendiamo esempio dal coraggio degli indipendentisti còrsi - dice Borghezio - e diciamo basta al colonialismo. L'Isola d'Elba sarà autonoma e libera». Parole di provocazione che pesano come pietre, mentre il blocco al traghetto rischia di diventare il primo «di una lunga serie. Ne bloccheremo uno al giorno», promette Borghezio. Venti di guerra, venti che qui portano ancora l'odore del fumo e delle fiamme. Quelle fiamme che nella notte tra sabato e domenica hanno devastato 70 ettari di macchia mediterranea, tra Capo Lìveri, Capo D'Arco e Norsi. Fiamme dolose. Fiamme annunciate: c'è chi ricorda quei focolai accesi nei giorni scorsi e accompagnati da scritte contro il progetto Parco. «Forze dell'ordine - chiama Borghezio - quando una legge è sbagliata non la si deve far applicare». Ma le forze dell'ordine, all'Elba, sono stremate per aver combattuto il fuoco tutta una notte, su un fronte vastissimo. Sette focolai «accesi da chi sapeva quel che faceva e cosa voleva». Il capitano dei vigili del fuoco di Portoferraio, Franco Gulinel- li, parla chiaro: «Quella zona non prendeva fuoco da quindici anni e chi ha appiccato il primo focolaio sapeva che per noi sarebbe stato difficilissimo lavorare perché lassù c'è pochissima acqua. E lì vicino si alza il faro dell'Aeronautica militare che re¬ gola la sicurezza in volo». Qualcuno, fra gli inquirenti, lascia filtrare che le indagini (così come era avvenuto anche per il rogo dell'Argentario della settimana scorsa) si indirizzano anche negli ambienti di chi ha dichiarato guerra al parco. Sette focolai, alle spalle dei vigili del fuoco, della protezione civile, dei volontari, dei carabinieri e della polizia. Sette focolai. Una telefonata anomima all'Ente parco Maremma aveva avvertito: «Avrete una notte di fuoco». «Che devo dire, non ci sono state rivendicazioni per cui non posso attribuire quest'incendio a nessuno», dice cauto il viceprefetto Sergio Gradesso. «Chi ha appiccato il fuoco ha usato congegni a tempo - spiega Gulinelli - tanto che a un certo punto eravamo letteralmente circondati». Spento l'incendio - una notte lunga, per i vigili del fuoco, un battesimo per i para della «Folgore», inviati dal ministero della Difesa - restano i focolai favoriti dal maestrale che batte l'isola, e che sono tenuti sotto controllo dagli elicotteri. Restano anche la parole di Borghezio: «Il Comitato Antiparco deve alzare la bandiera di guerra e deve cominciare a far sentire la sua voce contro il potere coloniale di Roma, come fanno, a poca distanza da qui, gli indipendentisti còrsi. Dovete avere lo stesso coraggio che hanno loro». Fiamme come strumento politico. Nessuno lo conferma ed è un esorcismo perché qui tutti hanno paura. Chiara Carenini
Persone citate: Borghezio, Franco Gulinel, Gulinelli, Mario Borghezio, Sergio Gradesso
Luoghi citati: Portoferraio, Roma, Toscana
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- OJVE (°»E)
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- Risolti i casi controversi tra gli eletti del P.s.i.
- Lombardia e Italia centrale
- SETTIMANA BIANCA 1974
- sa §1
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- La Juventus prova
- Stamane di scena la Juventus
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy