Le torte di Nanni Moretti

Tornano i premi Sacher, gli Oscar personali del regista Tornano i premi Sacher, gli Oscar personali del regista Le torte di Nanni Moretti L'oro va a laia Forte ROMA. Tornano le Sacher d'oro, Oscar personale di Nanni Moretti e del suo socio Angelo Bargallo, mai più attribuite per mancanza di voglia e di materia dal lontano '91. E tornano a conclusione del primo Sacher festival, rassegna di 28 corti selezionati su 576, che in tre giorni di proiezioni al cinema ha fatto sfracelli: code interminabili e capannelli fuori. E' la prova che il cortometraggio italiano gode d'improvvisa ottima salute dovuta, e non è un buon segno, al fatto che i giovani autori non trovano più i soldi per debuttare con un film. Ma è anche la prova che, qualunque cosa tocchi Nanni Moretti, si trasforma in un fenomeno di costume. Sono passati vent'anni da «Io sono un autarchico» e i suoi premi valgono come i Leoni di Venezia. Avere una Sacher è segno di distinzione e di qualità. Anche se per ritirarla il premiato deve portare in cambio un'altra torta, deve sottoporsi a una sfilza di domande-quiz di difficilissima soluzione, deve esibirsi come vittima sacrificale davanti al solito gruppo di addetti ai lavori romani, schizzinosi e fracassoni. Per di più la Sacher-torte, omaggio di Moretti al suo dolce preferito, non è d'oro né d'argento e non si può mangiare: la Sacher di Moretti è solo una perfetta imitazione in ceramica della torta austriaca da esibire sulla scrivania. Alla festa gran folla. Anche il ministro Veltroni, nelle vesti di appassionato cinefilo. Parodia dei Nastri, dei David e delle Grolle, il premio Sacher s'avvale di Silvio Orlando nelle vesti di un esigente presentator-professore e di Nanni Moretti che gli soffia nelle orecchie ogni parola nelle vesti del deus ex machina della serata. Se i premi sono tutte «pastette» meglio questo programmaticamente parziale. Tra i vincitori per l'anno scolastico 9495: Mario Martone, Sabrina Ferilli, Bentivoglio, Licia Maglietta, Gianni Cajafa, il fotografo Luca Bigazzi, i tecnici del suono Iaquone e Rondanini, il produttore Valsecchi, l'esordiente Gianni Zanasi autore di «Nella mischia», film visto in Italia, per ammissione di Moretti, da uno o al massimo due spettatori. La Sacher d'oro è andata al duo De Francovich-Bertorelli coprotagonisti di «Pasolini un delitto italiano» di Giordana, a Michel Piccoli, protagonista di «Compagna di viaggio» di Del Monte e a laia Forte, protagonista de «I buchi neri» di Corsicato. [si. ro.] laia Forte ha vinto la Sacher d'oro come protagonista del film «I buchi neri» di Corsicato. Altri riconoscimenti sono andati a Michel Piccoli, a Mario Martone e a Sabrina Ferilli

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