Polemiche e Resurrezione Menotti resta a Spoleto?

Polemiche e Resurrezione Menotti resta a Spoleto? Stasera gran finale in piazza con l'opera di Mahler Polemiche e Resurrezione Menotti resta a Spoleto? SPOLETO. Tutti esauriti i 4000 posti a sedere per il concerto in piazza che si preannuncia affollato di vip. In piazza del Duomo stasera (e in differita tv alle 23,45 su Raitre) il maestro Steven Mercurio dirigerà per la seconda volta il concerto di chiusura che propone la Sinfonia n. 2 «La Resurrezione» di Gustav Mahler. Non mancano, però, le perplessità per questo gran finale. C'è attesa soprattutto per il nuovo impianto sonoro della piazza del Duomo che dovrebbe garantire un'amplificazione totale come quelle «da stadio» collaudate nei concerti di Luciano Pavarotti. Giornata faticosa per Menotti: nonostante i suoi 85 anni il maestro dovrà correre per cercare di tamponare le polemiche che da settimane si sono abbattute sul Festival. L'autonoma decisione di lasciare in eredità al figlio adottivo, Francis Menotti, la guida della manifestazione umbra si sta trasformando in uno scontro duro perché l'erede del «patron» non ha saputo conquistarsi la simpatia degli spoletini e soprattutto degli amministratori locali che gestiscono i finanziamenti. Oggi si riuniscono i revisori dei conti e la Fondazione del Festival. Per l'edizione '96 si parla di passivo di un miliardo e mezzo. Intanto Gian Carlo Menotti ha indetto a Palazzo Campello una conferenza stampa per annunciare il cartellone '97 come fosse già scontata la fiducia all'attuale Associazione Festival responsabile della parte artistica, che è presieduta da Francis Menotti. Il prossimo Festival di Spoleto si dovrebbe aprire con «La donna senz'ombra» di Richard Strauss e proporre, tra l'altro, un'altra celebre composizione di Gian Carlo Menotti, «Il consoie», scritta nel 1950 e vincitrice del «Pulitzer». Nel frattempo si conosceranno i vincitori dei milioni della Lotteria nazionale di Spoleto e di Foligno dove, la notte scorsa, si è svolta la Giostra della Quintana. Dall'incasso della Lotteria dipende anche il passivo del festival spoletino. Domani avverrà 1'incontro-scontro tra la Fondazione (guidata dall'ex ministro Umberto Colombo e dal sindaco di Spoleto Alessandro Laureti) e l'associazione menottiana la cui convenzione scade il 31 luglio. Entro fine luglio si decide dunque l'avvenire del Festival e come se non bastasse Gian Carlo Menotti, sempre domani, ha fissato al Teatro Nuovo le riprese del film, tratto dalla sua favola natalizia «Amahl e i visitatori notturni» che la coregista Christine Edzard ha già cominciato a girare con elefanti, cammelli e cavalli sulla piana di Castelluccio, nel cuore dei Monti Sibillini. Emesto Baldo

Luoghi citati: Foligno, Spoleto