Carne tarda lo sconto sull'lva

Pinto: la riduzione al 10% in settimana, ma intanto sale la tensione tra gli allevatori Pinto: la riduzione al 10% in settimana, ma intanto sale la tensione tra gli allevatori Carne, tarda lo sconto sull'lva L Ve: mucca pazza, crisi come per l'acciaio ROMA. Fumata nera per la riduzione dell'Iva sulla carne dal 16 al 10 per cento, venerdì il Consiglio dei ministri non ha affrontato l'argomento. E fumano, di rabbia, gli allevatori, che per tutta la settimana hanno protestato per le vie di Roma e si attendevano dal governo questa misura, nel quadro degli aiuti ai produttori colpiti dalle conseguenze del caso «mucca pazza». Eppure tutto era partito bene: giovedì la presentazione del decreto sulla crisi dell'allevamento sembrava questione di ore e, in un incontro con le organizzazioni agricole, il ministro Pinto aveva affrontato tutte le questioni più urgenti del settore zootecnico, compresa appunto la riduzione dell'Iva, data per imminente. Poi la doccia fredda di venerdì. Ora Pinto rilancia: ne parleremo al prossimo Consiglio, abbiamo già presentato una proposta, in settimana renderemo anche noti i ' criteri per l'erogazione dei contributi agli allevatori danneggiati dalla crisi. «Staremo a vedere - dice il presidente della Confagricoltura, Augusto Bocchini -. Intanto sul l'Iva le aspettative sono state frustrate. Adesso decideremo il da farsi, ma non so se.ci sarà possibile concedere altro tempo al governo. La situazione è davvero moito pesante e, a meno di interventi rapidissimi, saremo costretti a dimostrare in piazza tutto il nostro disappunto». La tensione è veramente forte, gli allevatori italiani sono esasperati: «Sono mesi che questa storia va avanti - si lamentano - e siamo gli unici in Europa a non aver visto un soldo. Anche sull'lva ci hanno detto che era una cosa fatta, ma in realtà ci hanno dato solo chiacchiere». «Quest'ultima delusione dell'I va non e che la punta dell'iceberg - commenta il presidente della Confederazione italiana agncol tori, Giuseppe Avolio Purtrop po non e cambiato niente, questo governo continua a "snobbare" l'agricoltura come i precedenti. Il punto è proprio questo, non tanto il ritardo del provvedimento. Bisogna che Prodi cambi atteg¬ giamento sul ruolo dell'agricoltura nell'economia italiana». La Coldiretti, invece è più disponibile alla fiducia, in un comunicato ha fatto sapere che, prima di lanciare un'offensiva di piazza, vuol dare al governo il tempo di agire, senza mettere al lavoro dei ministri scadenze troppo pressanti «Meglio un de creto in ritardo ma ben fatto dicono a Palazzo Rospigliosi che un pasticcio abbozzato con la fretta Naturalmente pero i tem pi devono essere accettabili...». E i conti che si fanno a Bruxelles rendono il panorama sempre più nero: «Siamo di fronte ad una crisi paragonabile a quella dell'acciaio o del tessile - avvertono i rappresentanti del comitato economico e sociale dell'Unione Europea - stime precise ancora non se ne possono fare ma parlano i costi che toccheranno almeno il miliardo e mezzo di ecu, circa 3000 miliardi di lire». Intanto, a caccia di chi approfitta della situazione per truffare sull'lva e di chi cerca di infiltrare in Italia bestiame sospetto sono lanciati i Carabinieri dei Coniati do tutela nonni comunitarie e agroalimentari che hanno semi, ciato le frontiere dell'intero arco alpino e si preparano a proseguire quella che è stata chiamata «operazione mucca check» all'interno del territorio italiano. [v. cor.] Il ministro Michele Pinto

Persone citate: Augusto Bocchini, Giuseppe Avolio, Michele Pinto, Prodi, Rospigliosi

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Roma