Il sindaco non può entrare nel paese che governa di Fulvio Lavina

Il sindaco non può entrare nel paese che governa ti primo cittadino è indagato in un'inchiesta sui dopo alluvione in un centro vicino ad Asti Il sindaco non può entrare nel paese che governa Ordine del giudice: per 40 giorni deve rimanere fuori dai confini ESILIATO PER LEGGE CASTI ARLO Fonnica, 69 anni, ex funzionario dell'Inps a Torino, una vita trascorsa come pubblico amministratore, si trova suo malgrado in una situazione paradossale: è sindaco, ma senza paese. Fino a ieri, e per i 35 anni precedenti, era primo cittadino di Castelnuovo Belbo, mille abitanti, tra Astigiano e Alessandrino. Poi il gip di Torino, nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione della casa di riposo comunale, gli ha inflitto la misura cautelare del «divieto di dimora»: per 40 giorni Formica non potrà entrare in paese. Non importa dove starà: non deve solo andare nel paese dove sono nati lui e la moglie e dove, finalmente in pen¬ sione, era ritornato ad abitare. Un provvedimento inusuale che per il momento non ha annullato la carica di sindaco che Formica continua a detenere, anche se lontano dal Municipio. La vicenda che sta all'origine dell'inchiesta nasce da un esposto presentato dall'opposizione (nel '95 erano in lizza due liste civiche). In esso si ipotizzavano irregolarità nell'assegnazione dell'appalto di gestione della casa di riposo comunale (affidata a una società torinese) e poi nell'assegnazione di fondi per il rimborso dei danni dell'alluvione del '94. La procura di Torino - competente perché la società vincitrice dell'appalto vi ha sede - ha iniziato le indagini inviando un avviso di garanzia a Formica per abuso in atti d'ufficio. E nell'ambito dell'inchiesta, il gip ha emesso il singolare provvedimento cautelare, probabilmente per evitare inquinamenti di prove. «Si tratta di un provvedimento lieve, previsto dal codice» precisa Gerardo Serra, legale del sindaco, mentre annuncia il ricorso al tribunale della Libertà. Formica, che ha trascorso la prima notte lontano dal suo paese a casa di parenti, non sembra prendersela più di tanto: «L'accusa è di abuso, anche Scalfaro ha detto che questo reato andrebbe rivisto. Non si parla eh peculato o di altri fatti gravi: e se la gente mi ha votato per 35 anni è perché sa che ho sempre agito correttamente. Sono sicuro che si potrà presto chiarire tutto: ho fiducia in questi giudici. Come amministrazione comunale abbiamo agito nell'interesse del paese». Di diverso parere i consiglieri di opposizione che hanno firmato oltre a questo altri cinque esposti, per ora senza seguito: «Formica è un politico vecchio stampo che ha sempre portato avanti una gestione personale. Bisogna chiedere a lui persino per una carta d'identità». In municipio preferiscono non commentare: la funzione è passata, temporaneamente, al vicesindaco. E anche in paese pochi accettano di parlare della vicenda. Il sindaco esiliato ha alle spalle una lunga militanza socialdemocratica confluita, al seguito di Romita, nel psi. Alla carica di sindaco ha nel tempo aggiunto anche quella di vicepresidente dell'Usi e amministratore di altri enti locali. Fino a qualche anno fa era tra gli esponenli politici più influenti nell'Astigiano: «Ma non ho mai voluto far camera politica», sottolinea. Che cosa farà nei prossimi 40 giorni? La risposta è quasi d'obbligo: «Andrò in ferie con mia moglie». Con un rammarico: se il provvedimento non sarà revocato, non potrà partecipare alla festa patronale, in programma a metà agosto. Fulvio Lavina Lui: «Sono tranquillo me ne i7ado in ferie» Carlo Formica, 69 anni, sindaco esiliato di Castelnuovo Belbo

Persone citate: Alessandrino, Carlo Formica, Formica, Gerardo Serra, Romita, Scalfaro

Luoghi citati: Castelnuovo Belbo, Torino