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Blitz degli skin Blitz degli skin In cinquanta assaltano il camping dei bambini BONN. Un brutale assalto ad un campeggio dove stavano passando le vacanze un gruppo di ragazzini tra i 12 e i 13 anni provenienti da Kleve (in Westfalia), è avvenuto sabato notte sulla costa del Meclemburgo. Cinquanta giovani neonazi (tra cui una decina di ragazze), che stavano bivaccando nelle vicinanze, hanno rubato delle barche da una rimessa vicina per attraversare il braccio di mare che li separava dal campeggio, e armati di mazze da baseball e spranghe di ferro hanno picchiato i bambini e i loro accompagnatori. Sei persone sono ferite, in parte gravemente. Uno degli accompagnatori dei ragazzi, Dieter Rapper, a sua volta ferito, ha raccontato la scena che si è svolta al campeggio della piccola località di Plau am See. Per primi sono arrivati tre ragazzi un po' alticci, che hanno infastidito una delle bambine. Rapper li ha mandati via, poi, verso mezzanotte la «carica» dei 50 che hanno incominciato a picchiare al grido nazista di «Sieg heil» e a dare calci con gli stivali di ferro e cuoio. «La maggior parte avevano le teste rasate e indossavano il passamontagna», ha detto l'accompagnatore dei ragazzi. La polizia, che era stata chiamata dai vicini di tenda, ò arrivata con 70 uomini, ma troppo tardi. Dopo l'attacco al campeggio di Plau am See, sono state fermate 47 persone. Questo è l'episodio più grave di violenza avvenuto nei campeggi della ex Germania Est, ma purtroppo non è il primo. Anche le altre volte le vittime sono state gruppi di turisti della Germania Ovest (in un altro caso grave, nel 1995, furono ferite 19 persone di Amburgo). Dopo gli anni della violenza contro gli stranieri, si aggiungono adesso gli episodi di violenza contro tedeschi della parte ricca della Germania, anche se è evidente che i commentatori tedeschi preferiscono non mettere in risalto questo aspetto e passano piuttosto in sordina la notizia. I gruppi di giovani violenti a volte indossano i simboli della destra (giacca nera di pelle, stivali), altre volte è pura violenza senza nessun alibi politico. [f, p.]