I nuovi ragazzi dello zoo di Berlino di Foto Reutfr

Ili Il popolo della techno-music è sfilato sotto la porta di Brandeburgo, poi una notte di concerto I nuovi ragazzi dello zoo di Berlino Mezzo milione di raver da tutto il mondo in festa LA NUOVA WOODSTOCK LBERLINO A chiamano «Love Parade», la parata dell'amore, o anche il mega-party della gioventù più grande della Germania e, perché no, del mondo. Una specie di Woodstock moderna, non con i figli dei fiori, ma con i «raver». Chi sono i «raver»? I ragazzi della «techno-music» che durante la settimana fanno il loro dovere a scuola o sul lavoro e il fine settimana cercano la lineila nelle discoteche, tra 150 e 180 «beats» al minuto, oltre 100 decibel nelle orecchie, che creano un senso di trance nel quale lasciarsi andare finalmente, a volte con l'aiuto della «E» (che sta per «ecstasy», la droga in pillola da discoteca). A Berlino sono arrivati in seicentomila, chi con il pullman, chi con la macchina, chi con uno dei venticinque treni dell'amore messi a disposizione dalle ferrovie tedesche. Insieme hanno sfilato in una parata davvero «mega», o «megageil» (tedesco per «mega-fico») tanto per entrare nel lessico utilizzato. Berlino diventa discoteca. Sono partiti dalla Ernst-Reuter-Platz nel centro di Berlino, dove una bella fanciulla ha subito contribuito a tirar su l'ambiente tuffandosi nuda nel laghetto, poi tutti insieme hanno seguito la sfilata dei 40 carri dell'amore, con la fortuna di chi vede la prima giornata estiva dopo settimane di pioggia ininterrotta. E' qualcosa che ricorda (ma solo un po') il carnevale brasiliano, per le mise attillate e lucenti, le grandi chiome finte di alcune ragazze, i lustrini, le stole di piume. L'altra parte è la «techno-szene», il milieu della techno-music più tradizionale, l'abbigliamento da discoteca, tante Claudia Schiffer, impiegate, segretarie, bionde e belle, in genere giovanissime, con qualche eccezione di chi ha già 30 anni. Per i «lui» la tenuta più tipica sono pantaloni larghi, torso muscoloso e scoperto, occhiali da sole piccoli e tondi e colori forti; blu, giallo, arancione. Bravi ragazzi, bene accolti, che si sono fatti un punto di non lasciare dietro di loro un disastro. Dai carri dell'amore partono gli altoparlanti con i ritmi di questa musica che fino a qualche anno fa era ai limiti del pop, quasi sotterranea e amata da pochi, mentre adesso è una delle correnti principali della musica dei giovani. La grande sfilata è passata per la strada del 17 giugno, nel cuore di Berlino, fino alla Siegessaule, la colonna dulia vittora e la famosa Porta di Brandeburgo che una volta divideva la parte Est dalla parte Ovest, a destra e a sinistra il Muro. Il motto di quella che è ormai la settima Love Parade (ma decisamente la prima di queste dimensioni! è «we are one family», siamo una famiglia, crucili precedenti erano (sempre in inglese naturalmente) «il futuro è nostro», «pace sulla terra». Dicono che la sfilata è accompagnata dai migliori discjockey del mondo, Sven Vaeht, Marc Spoon e il Dr. Motte. Quest'ultimo, un berlinese di 35 anni che tiene molto al titolo di «dottore» (anche perché in Germania equivale al livello di studi di un dottorato universitario), è l'iniziatore della parata dell'amore. Lanciò la prima nel 1989 con duecento persone, ieri erano in 600.000! Non sulla Ku'damm, la più grande strada commerciale di Berlino, come negli altri anni, ma nel famoso Zoo della capitale tedesca. In mezzo al verde e alla musica, la parata dell'amore è soprattutto una grande festa che poi continua tutta la notte nei locali «techno» primo nella lista il «Tresor», famosa discoteca, che nei piani di un investitore di Monaco dovrà presto diventare una torre a più piani. Sono tra i tre e i quattro milioni in Germania i patiti della techno- music, scrive il dj Bax in un quotidiano berlinese e fa i conti sull'aspetto economico della faccenda: circa 4000 miliardi di lire all'anno spesi per lo stile di vita techno, dalla discoteca, al Cd, all'abbigliamento. Non per niente ci sono sponsor che pagano volentieri, come il produttore di tabacco americano Reynolds, tanto che i puristi nell'ambiente criticano la commercializzazione della loro festa: magliette, adesivi e anche un CD per ricordarsi la Love Parade, nome che, per inciso, è ormai un marchio registrato. Francesca Predazzi Lo slogan: «Tutti noi siamo una sola famiglia». E la città fa i conti del grande business Ili Un'immagine della folla di giovani accorsi al grande concerto «Love Parade» che si è tenuto ieri a Berlino [FOTO REUTFR]

Persone citate: Claudia Schiffer, Francesca Predazzi, Marc Spoon, Motte, Reynolds, Sven Vaeht