Lo yuppie diventa investigatore di Franco Pantarelli

Lo yuppie diventa investigatore Chiusi gli uffici della società, tutti a setacciare i bassifondi di New York Lo yuppie diventa investigatore Finanziere arruola i dipendenti: cercate mia figlia ■HHbI I DETECTIVE IN DOPPIOPETTO NEW YORK NOSTRO SERVIZIO E' stala una caccia all'uomo, anzi alla ragazza, decisamente insolita quella conclusasi ieri nel New Jersey con un generale sospiro di sollievo. Non tanto per la preda, ima ragazza di 14 anni che con il suo mancato ritorno a casa dopo un party «rave» aveva fatto qualcosa di pericolosamente «normale», quanto per i cacciatori: tutti signori di mezza età, elegantemente vestiti e dai mestieri estremamente rispettabili: avvocato, commercialista, consulente bancario, che armati di una foto della ragazza medesima e di tanta buona volontà si aggiravano per i quartieri malfamati di New York a chiedere: «L'avete vista?». Era accaduto che sabato scorso la ragazza, Melissa Gay, aveva lasciato la sua ricca abitazione di Ridgelield, nel Coiuiecticut, per recarsi a Randalls Island, l'isola di fronte ad Harlem, dove c'era appunto uno di quei party a base di grandi bevute e un po' di «ecstasy». Ma la ragazza, poi, non rientra. Quei party di solito vanno avanti fino all'alba, si dicono Robert Gay, titolare di una potente finanziaria di Boston, e la moglie Lynette, forse per farsi coraggio. Ma arriva la sera di domenica, poi il lunedì e lei non si fa viva. L'angoscia cresce. La polizia, convinta che si tratti di una semplice fuga da casa, decide di non intervenire. Così, Robert si reca nel suo ufficio di Boston, la «Bain Capital», espone il problema ai suoi partner e in poche ore, con efficienza manageriale, scatta la caccia a Melissa. In grande stile. La finanziaria chiude i battenti, affinché chi ci lavora possa «volontariamente» trasformarsi in investigatore; la «R.R. Donnally», che le fornisce gli stampati, produce con grande rapidità 300.000 volantini con la foto di Melissa; la «Duane Reade», una catena di drugstore di cui la Bain Capital possiede una parte delle azioni, ordina a tutti i suoi negozi di inserire quel volantino nelle buste di plastica dei clienti; «Price Waterhouse», un ufficio di consulenza che cura i conti della Bain Capital, trova fra i suoi dipendenti altri 100 volontari e le banche cui Robert Gay si appoggia per i suoi affari, la Goldman Sachs, la Banker Trust e la Morgan Stanley, ne rimediano un'altra sessantina. Tutta questa gente prende d'assalto gli «shuttle» all'aeroporto di Boston e si riversa in massa a New York. «In poche ore abbiamo imparato moltissimo della cultura giovanile. E' sconvolgente», dice Marc Wolpow, un manager della Bain Capital nominato sul campo «coordinatore». Il lieto fine è che Melissa è stata trovata sana e salva. Aveva seguito nel New Jersey alcuni amici che si era fatta durante il party. Franco Pantarelli