MINISTRA E' DAVVERO DI SINISTRA? di Stefano Bartezzaghi

Oggi in edicola con La Stampa PAROLE E POUTICA MINISTRA E' DAVVERO DI SINISTRA? SONO questioni su cui è davvero diffìcile non avere dubbi, ma per quanti dubbi uno abbia prima o poi deve decidersi. Infarti il Senato ha deciso, ed ha stabilito che i suoi componenti di sesso femminile siano chiamati senatrici, e che la senatrice che presenta una proposta di legge sia una relatrice. Bocciato presidentessa (può suonare scherzoso e poco reverenziale), e promossa la formula Li presidente. Sullo sfondo, le discussioni ormai croniche in merito asindaca, ministra eawocata, architetta, ingegnerà, o (addirittura) la capo o la capa (che non si scrive, ma si dice). E ora alla Rai siedono tre consigliere, tre consiglieri-donna, tre signore consigliere, o cinque consiglieri promiscui!' I nomi di genere promiscuo, infatti, sono quelli che hanno una sola torma: il rinoceronte, la tigre. Il genere linguistico non corrisponde a quello naturale: la metà delle tigri è ovviamente composta da maschi, la metà dei rinoceronti da femmine. Una volta Craxi disse di Andreotti: «E' una volpe, e come tutte le volpi prima o poi finirà in pellicceria» (non la sola Seconda Repubblica è spietata con gli avversari politici). Craxi non si pose il problema del sesso della volpe: non disse "Andreotti è un volpo». Però i nomi di genere promiscuo sono nomi di animali e l'uomo non è una bestia, se non per metafora. II tema è, per elezione, femminista e di sinistra, anche se l'elaborazione dello stesso non ha portato a una soluzione univoca: in un recente censimento compiuto dall'Espresso si è visto che dei tre componenti femminili del governo Prodi, Rosy Bindi si fa chiamare «ministro», Livia Turco si fa chiamare «ministra», Anna Finocchiaro si fa chiamare «signora ministro». Il primo dubbio è che la polemica sia davvero esclusivamente Stefano Bartezzaghi CONTINUA A PAG. 8 SECONDA COLONNA

Persone citate: Andreotti, Anna Finocchiaro, Craxi, Livia Turco, Rosy Bindi