Da Marlowe a Fleming letteratura fa rima con 007 di Masolino D'amico

=1 lOINGLE Da Marlowe a Fleming letteratura fa rima con 007 GRAHAM Greene, IanFleming, John Le Carré e gli altri scrittori che in tempi vicini a noi hanno operato nei servizi segreti di Sua Maestà Britannica sono solo gli ultimi eredi di una tradizione di rapporti fra letteratura e spionaggio risalente in Inghilterra al periodo elisabettiano. Li fiorì infatti il poeta-spione più famoso e più grande, almeno come artista, Christopher Marlowe, ammazzato in quella che fu descritta come una rissa di osteria, ma che - lo ha dimostrato Charles Nicoli - era stata in realtà la riunione di quattro agenti, due dei quali lavoravano per Walsingham, l'onnipotente segretario di Stato nonché capo della polizia di Elisabetta. In una società rigida come quella elisabettiana gli scrittori, godevano di una notevole libertà di movimento, essendo ammessi in più ambienti, e potevano recare informazioni preziose su eventuali manovre politiche clandestme, e in particolare sui cattolici di cui si temevano molto i complotti. Drammaturghi famosi contemporanei di Marlowe sicuramente implicati in attività di questo genere furono Samuel Daniel, tutore del conte di Pembroke e autore di una Cleopatra, George Gascoigne, traduttore dei Simillimi dell'Ariosto, e soprattutto Anthony Munday, collaboratore di Ben Jonson e scrittore di testi per cerimonie occasionali della city; Munday fu presente al supplizio del martire gesuita Edmund Campion, che si sospetta avesse contribuito a denunciare e la deI scrizione della cui cattura scrisI se e mise in vendita pochi giorni dopo l'episodio. In seguito partecipò al supplizio anche di un altro prete, George Haddock, che aveva conosciuto a Roma, e pur smentito da costui dichiarò di avergli sentito dire che avrebbe voluto avere in mano la testa della regina (dopo questa affermazione di Munday, lo sventurato fu brevemente impiccato, quindi sbudellato ancora vivo). In tempi poco meno truculenti furono considerati spie alcuni dei cosiddetti poeti cavalieri, cortigiani fedeli a Carlo I durante la guerra civile; uno, Robert Lovelace, fu imprigionato due volte e morì in miseria. Tornata la monarchia, sembra proprio che prima di diventare la prima commediografa di lingua inglese Aphra Behn (1640-89), trovandosi inopinatamente vedova, si sia mantenuta esercitando lo spionaggio commerciale nei Paesi Bassi. Spionaggio potrebbe poi definirsi almeno una parte della nutritissima attività svolta da Daniel Defoc, che prima di scrivere Robinson Cmsoe e gli altri protoromanzi fu un inesausto lottatore per la causa dei cosiddetti «dissenters», o protestanti che non si riconoscevano nella religione di Stato. L'epoca della Grande Guerra presenta almeno due casi clamorosi, quello dell'irlandese Sir Roger Casement, diarista e viaggiatore in Africa (fu il modello di Kurtz per Cuore di tenebra), impiccato per tradimento; e naturalmente quello di Lawrence d'Arabia, classicista appassionato che cantò le proprie avventure di guerrigliero contro i turchi nei Sette pilastri della saggezza. Masolino d'Amico ico^Jj

Luoghi citati: Africa, Inghilterra, Paesi Bassi, Roma