Curiosi fuori legge in Baviera di Guido Ceronetti

Curiosi fuori legge in Baviera Una norma vieta gli assembramenti sui luoghi delle disgrazie Curiosi fuori legge in Baviera ABONN VRANNO vita dura d'ora in poi i curiosi di Baviera, il pubblico che come d'incanto si forma dopo ogni disgrazia, quelle persone insomma che si sentono irresistibilmente attratte dagli incidenti o dalle catastrofi naturali e immediatamente costituiscono dal nulla gruppi umani fitti fitti attorno alle vittime, che qualcun altro invece vorrebbe aiutare. Il Parlamento bavarese ha varato oggi una «legge anticuriosi», ancora più severa della normativa nazionale tedesca, che già prevede la possibilità di allontanare d'ufficio chi intralcia i lavori di soccorso. In Baviera si è deciso che non era sufficiente. Allontanare i cu- riosi non è facile come sembra, sono spesso testardi e comunque fanno perdere minuti preziosi agli addetti ai soccorsi, in attesa dell'arrivo della polizia. Adesso le cose cambiano: non solo la polizia, ma anche i pompieri, gli infermieri e i soccorritori in genere hanno l'autorizzazione a scacciare i curiosi. Chi oppone resistenza e proprio non riesce a staccarsi dal luogo dell'incidente dovrà pagare una multa salata. Il provvedimento è apparso necessario. Quante volte in un incidente autostradale attimi importanti, che andrebbero a tutto vantaggio dei feriti, vengono perduti a causa di chi, per soddisfare la propria curiosità, blocca il passaggio? In Germania forse il fenomeno è particolarmente diffuso. La polizia riferisce di un vero e proprio «Katastrophenturismus», il turismo da catastrofi di chi ha una vita troppo priva di emozioni. Non è raro che interi gruppi si spostino quando un incidente più grave attira la loro attenzione: un fiume in piena, un ponte in avaria, un treno che deraglia, una diga che frana. Forse è quella che i tedeschi chiamano «Schadenfreude», la gioia per i danni altrui, la molla che spinge la gente a formare capannelli (di solito muti e poco cooperativi) appena si sente lo schianto di un'automobile. Oppure, meno malignamente, è semplicemente la paralisi di fronte a ciò che più si teme: essere noi stessi la vittima, il fascino dell'orrore. In Baviera comunque si è corsi ai ripari. L'area di un incidente o di un disastro naturale potrà essere recintata. Chi resta lo stesso paga la multa. Francesca Predazzi Non è in potere degli uomini sfuggire al loro destino, neppure prevedendolo. Flavio, La Guerra Giudaica, lib. VI, 5 OGGI di Guido Ceronetti

Persone citate: Francesca Predazzi

Luoghi citati: Baviera, Baviera Abonn, Germania