Il miracolo del milione di copie di Gaetano Afeltra

Il miracolo del milione di copie Il miracolo del milione di copie Le battaglie, i segreti, le idee, il talento Così lo ricordano amici e compagni di lavoro N EGLI anni dopo la guerra ricorda Giorgio Fattori ho lavorato con lui a Oggi quando Edilio Rusconi riuscì a fare il miracolo del primo rotocalco d'Italia che toccò il milione di copie col matrimonio della principessa Maria Pia di Savoia. Mi ricordo che ero nel suo ufficio e lui disse: "Abbiamo stabilito un record" ed era felice. Con lui lavoravano anche Oreste del Buono, Teodoro Ceni, Domenico Porzio, Giovanni Buttafava. Edilio Rusconi era un giornalista di grandissimo fiuto, di eccellente cultura anche se molto spregiudicato nel seguire la sua vena popolare e anche nello scegliere una linea di destra nell'interesse della vendita. Con le percentuali di quelle vendite si creò una nicchia. Prima fondò un settimanale simile a Selezione, che andò male, poi Gente, il clone di Oggi. E' stato il vero editore che abbia contrastato Rizzoli nella sua vena popolare. Sempre meno giornalista e sempre più editore, è rimasto però sempre attento ai contenuti. Non un manager, ma un uomo di idee, di grande talento. «Ha onorato il giornalismo e ha onorato l'editoria - dichiara Gaetano Afeltra -. Tornò dal campo di concentramento con un progetto di giornale in testa. Non aveva ancora trent'anni, ma aveva scritto libri, articoli. Andò da Rizzoli e gli prospettò quell'idea: un giornale che finalmente potesse dare la speranza di rivivere dopo tanti lutti e bombardamenti. Così nacque Oggi. E così Rusconi fu l'inventore del giornale nazional popolare, e fu imitato. Voleva un giornalismo che toccasse il cuore della gente alla De Amicis. Scriveva: "Parlo col mio Angelo Custode". E fece breccia. Erano gli anni di padre Lombardi e della Madonna Pellegrina. Il suo segreto: dare speranza raccontando storie d'amore. E' stato il precursore della telenovela, del "beautiful" della vita». «Ero una bambina piccola - ricorda Maria Gabriella di Savoia venivano in tanti a trovare mio padre. Ma Edilio Rusconi lo ricordo ancora bene. Era un uomo piccolo e gentile. Ci hanno fatto molte foto¬ grafie insieme. Mio padre lo accoglieva molto bene e aveva stima per lui e il suo Oggi era un giornale a grandi pagine che a noi piaceva». «Io purtroppo non ho avuto rapporti professionali con Edilio - confida Leonardo Mondadori -. Penso veramente che lasci un vuoto come editore, al di là delle sue doti umane come persona: ed era un editore imprenditore, figura che sta scomparendo. E' indubbio che sia stato un pioniere nel campo dei settimanali. Ma non dimentichiamo l'editore di libri: il suo Tolkien, tutti i classici latini. Ed è un altro protagonista die Milano perde, Milano che ha perduto negli ultimi anni davvero troppe persone così, delle quali non vediamo i sostituti. A questo si deve la crisi di Milano». «Lo ricordo fin da quando ero bambino - afferma Angelo Rizzoli -. Aveva cominciato come giornalista alla Rizzoli con Oggi, poi se n'era andato in polemica, anche, con mio nonno. Questo Natale mi aveva mandato un libro in regalo, con ima lettera molto affettuosa, molto nostalgica dei tempi andati, quando c'erano i grandi editori come mio nonno, come Arnoldo Mondadori, come lui stesso. Tutto un mondo che non c'è più. Mi aveva molto colpito il suo tono, sembrava quasi un presagio di morte. Era mia persona sempre acutissima, con ocelli brillantissimi, un uomo pieno di vitalità». Dice Guido Ceronetti: «Non l'ho mai incontrato, ma mi era simpatico. Con lui ho pubblicato tre libri, tra il '71 e il '73 [Difesa della luna, Aquilegia, La musa ulcerosa): tutti e tre sono finiti al macero. Ma con lui ho potuto essere completamente libero, come del resto sono sempre stato con gli altri editori. E cinque aniù fa Rusconi aveva anche sponsorizzato generosamente il mio spettacolo Viaggia viaggia Rimbaud». [r. e] Afeltra: «E' stato il precursore anche della telenovela» Da sinistra Angelo Rizzoli, Giorgio Fattori e Gaetano Afeltra

Luoghi citati: Italia, Milano