GlOVANNINI di Giovanni Giovannini

GlOVANNINI GlOVANNINI Alla «Stampa» con De Benedetti OSI', improvvise, scendono tristezza e malinconia in tutti noi che in qualsiasi ruolo viviamo I la vita dei giornali. Muore l'ultimo dei veri grandi editori italiani. Muore, e questo è meno noto, anche un grande giornalista: di pochi anni maggiore di me, era già riconosciuto nell'immediato dopoguerra tra i migliori quando il nostro direttore della Stampa Giulio De Benedetti lo obbligò a scrivere sul nostro quotidiano striminzito a due o quattro pagine di quei tempi diffìcili. E avrebbe voluto averlo fisso e soltanto per La Stampa, ma il giovane Edilio sapeva di potere fare da sé e lo dimostrò subito, prima creando Oggi per il vecchio Rizzoli (e altri rievocheranno ceno ii favoloso rapporto tra i due), poi con il suo personale Gente, e via via con tutti gli altri periodici, elementi di un gruppo editoriale di taglia, per quantità e qualità, europea, che non doveva niente a nessuno: solo alla genialità di chi riuniva, come tutti gli eroi nella stona del nostro mestiere, e doti al tempo stesso del giornalista geniale e dell'accorto editore. E anche, aggiungeremo in questo amaro momento, le grandi doti della simpatia, della cordialità, del calore umano che ne facevano un personaggio unico in questo nostro mondo della carta stampata, che oggi si stringe a piangerlo accanto al figlio Alberto, ai suoi nipotini e a tutti i suoi cari. Giovanni Giovannini

Persone citate: De Benedetti Osi', Giulio De Benedetti