Il sindaco di Jesolo vieta gli «after hours» in discoteca
Il sindaco di lesalo vieta gli «after hours» in discoteca Ordinanza dopo le polemiche: «Troppo rischiosi» Il sindaco di lesalo vieta gli «after hours» in discoteca JESOLO. I fuori orario mattutini, i cosiddetti «after hours», di gran moda nelle discoteche, sono da ieri vietati nei locali di Jesolo, una tra le località del litorale adriatico a maggior concentrazione di sale da ballo. Lo ha deciso il sindaco della cittadina, Renato Martin, che ha fissato l'orario di apertura delle discoteche dalle 22 alle 4 del mattino, fatte salve le norme già stabilite per l'ora di deflusso (niente bevande alcoliche, volume della musica più basso). Ai locali jesolani verrà data la facoltà di aprire anche durante il pomeriggio, dalle 15 in poi, per le feste domenicali. «L'ordinanza - ha spiegato Martin - ha preso spunto da una legge regionale che stabilisce che "le limitazioni agli orari possono essere disposte, in via permanente o per situazioni contingenti, dal sindaco, per ragioni di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e comunque di interesse pubblico"». Secondo Martin, infatti, l'aver consentito alle discoteche l'apertura tra le 8 del mattino e le 4 del giorno successivo «aveva permesso ad alcuni lo cali di scegliere l'apertura dalle 8 del mattino, organizzando di fatto degli "after hours" cui effetti dannosi per la salute e la sicurezza nella guida sono ben noti, dato che nella mag gior parte dei casi sono frequentati da giovani reduci da una notta passata in un'altra discoteca». La polemica sugli after hours è stata sollevata di recente dal presidente del Silb (il sindacato dei locali da ballo) Bruno Cristofori, che aveva deciso l'espulsione delle disco teche che li avessero consenti ti. E' di pochi giorni fa anche la morte per overdose da ecstasy di un giovane in un after hours di Livorno. [Ansa]
Persone citate: Bruno Cristofori, Renato Martin
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