Cia truffata da una banda di travet

Cia truffata da una banda dì travet La beffa di tre oscuri postini interni che per 9 mesi hanno fatto vita da nababbi Cia truffata da una banda dì travet Rubate e usate le carte di credito degli 007 all'estero NEW YORK. Nuovo clamoroso imbarazzo dell'americana Cia: la più grande agenzia di spionaggio al mondo è stata truffata per nove mesi di seguito da tre impiegati che si sono impadroniti di un centinaio di carte di credito destinate agli «007» in sei-vizio all'estero. Autori della beffa sono stati tre dipendenti della posta interna al quartier generale di Langley, in Virgina. Messe le mani sulle carte Visa, Mastercard e Diners intestate alle spie, Gary West, Stephen Jackson e Thomas Lee si sono dati alla pazza gioia: hanno speiperato circa 200 mila dollari in abiti, televisori, sofisticate attrezzature hifi, cenette nei migliori ristoranti di Washington e biglietti di ingresso alle partite di basket puntualmente pagati dagli amministratoli dell'agenzia. Usando le carte di credito rubate, i tre «postini» sono riusciti a prelevare a più riprese circa 30 mila dollari ai Bancomat. West, Jackson e Lee, secondo gli atti d'accusa, avevano un altro «vizietto»: intercettavano tutti i pacchi che presumibilmente contenevano materiale di valore e li «ripulivano» con cura. La truffa è andata avanti per mesi prima che i segugi di Langley riuscissero a mettere le mani sui malfattori. Arrestati dall'Fbi e dal servizio segreto, i tre sono stati incriminati presso un tribunale di Alexandria, in Virginia. La truffa è l'ultima in una lunga serie di imbarazzi per la Cia. Scandali e intrighi di palazzo hanno gettato negli ultimi tempi pesanti ombre sull'immagine dell'agenzia che molti a Washington vorrebbero riformare e qualcuno (il senatore democratico Daniel Patrick Moynihan) addirittura abolire. Di recente nel bunker di Langley se ne sono viste di tutti i colori: sempre più vulnerabile e in crisi di identità dopo la fine della guerra fredda, la «company» nata alla fine della seconda guerra mondiale dalle ceneri dell'Oss ha subito il tradimento del «veterano» Aldrich Ames, accuse periodiche di produrre «intelligence» inutile se non addirittura fraudolenta e denunce per discriminazione sessuale intentate da un centinaio di spie donne. Negli ultimi turbolenti anni i vertici di Langley sono stati costretti a richiamare una decina dei loro «capistazione», come sono soprannominati in gergo i direttori degli uffici all'estero: tra questi uno fu colto con le mani nel sacco a Cipro per aver rubato una preziosa icona. Un altro venne sostituito perché proteggeva i «narcos» sudamericani, un altro ancora nei Caraibi perché picchiava la moglie, e uno in un Paese europeo perché beveva fino a perdere i sensi. [Ansa]

Persone citate: Aldrich Ames, Daniel Patrick Moynihan, Gary West, Langley, Scandali, Stephen Jackson, Thomas Lee

Luoghi citati: Cipro, New York, Virginia, Washington