Minoli sei mesi di «squalifica» di Daniela Daniele

Minoli, sei mesi di «squalifica» Minoli, sei mesi di «squalifica» L'Ordine: ha violato la legge sui minori ROMA. Mano pesante con chi è accusato di aver violato la Carta di Treviso sui minori. Nei guai è finito Giovanni Minoli, nel giorno in cui il nuovo consiglio di amministrazione Rai va ad occupare le poltrone di propria compotenza. Sei mesi di sospensione dall'attività giornalistica: questa è la sanzione comminata ieri dal consiglio dell'ordine dei giornalisti di Lazio e Molise al pubblicista, responsabile della struttura Format di Raidue. Al centro del provvedimento una brutta storia, noi contenuti e nel modo in cui, secondo l'ordine, venne presentata. In un servizio televisivo andato in onda alla trasmissione «Mixer» del 17 gennaio 1996, a cura dello stesso Minoli, si mostrava l'immagine e si davano le generalità di mia bambina stuprata dal padre adottivo, che per questo reato era stato condannato dalla magistratura ordinaria con sentenza definitiva. Per avere il filmato, l'Ordine dovette far intervenire Talloni presidente, Letizia Moratti. Convocato dal consiglio dell'Ordine ieri, Minoli non si è presentato e, pertanto, è stato giudicato in contumacia. Il conduttore ha ora 30 giorni per ricorrere al Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti. Se non farà ricorso o se il consiglio rigetterà la domanda, la sanzione diventerà esecutiva c per sei mesi l'attuale responsabile di «Format» non dovrà esercitare la professione. Minoli potrà ricorrere al cosiddetto «tribunale misto», l'organo di terzo grado composto da giornalisti e magistrati e, successivamente, anche alla Corte di Cassazione. Non mancano precedenti a questa sentenza, anche se, per la maggior parte, si riferiscono a fatti accaduti nell'arco di quest'ultimo anno: ricordiamo, ad esempio, i due mesi di sospensione dati ad Alberto Castagna per la vicenda del figlioletto di un «pentito» ospitato a «Stranamore» su Canale 5. «Minoli ha violato gli art. 48 e 56 della legge professionale, la Carta di Treviso e gli art. 114 e 115 del codice di procedura penale», spiega Bruno Tucci, presidente dell'ordine interregionale Lazio e Molise, f contenuti della Carta di Treviso riguardano la salvaguardia dei minori, il divieto di fornire le generalità dei bambini, il divieto di diffondere notizie che li riguardano che possano sconvolgere la loro psiche, il divieto di pubblicare immagini e generalità di minorenni testimoni. All'ordine precisano che l'avviso di convocazione è stato recapitato a Minoli il 5 giugno con una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ora Minoli si difende dicendo che, quando fu intervistata dai colleghi di Mixer, la «bambina» era ormai maggiorenne. «Non ha alcuna importanza - risponde Tucci -, la storia riguardava una minore che aveva subito im trauma terribile». Il conduttore avanza il sospetto che tutto possa essere legato al «momento turbinoso che stiamo vivendo». Tucci risponde seccamente: «Meglio che Minoli non faccia "dietrologia": il consiglio si riunì per decidere del suo caso il 31 maggio. In tempi non sospetti». Daniela Daniele

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