Alla Rai cambieranno tutti i direttori

E al vertice ci sarà un manager La «rivoluzione» nelle reti e nelle testate dovrebbe essere decisa entro il 20 luglio Alla Rai cambieranno tuffi i direttori E al vertice ci sarà un manager ROMA. I consiglieri di amministrazione della Rai dovranno darsi una squadra nuova di direttori di rete e di testata, dovranno avere attorno un gruppo omogeneo di collaboratori guidati da un direttore generale manager, esperto di conti e di tecnologie. Questo, nelle ultime ore, appare il futuro della Rai. Forse per non parlare di questo argomento top secret, che riguarda anche il futuro direttore generale (da nominare entro il 20 luglio) i cinque consiglieri hanno evitato i giornalisti nel loro primo giorno a Viale Mazzini. Hanno anticipato l'ora del consiglio, entrando alla spicciolata da ingrossi laterali (tranne il professor Scudiero, che nessuno però ha riconosciuto), rifiutando alla line persino di scendere per la rituale foto di gruppo, pur di non essere avvicinati dai famelici taccuini dei giornalisti e dalle invadenti telecamere. Invero, pare che Enzo Siciliano fosse propendo a scendere nella sala degli arazzi. Ma le donne, Mursia e Olivares in particolare (quest'ultima, raccontano, pur vestita e truccata per le grandi occasioni con pantaloni neri e tacchi a spillo), si sono timidamente rifiutate. Cavani era già ripartita per Bologna, attesa dalle prove della sua Cavallerìa Rusticana. In ogni caso il cda si è riunito, accolto dal presidente uscente- Morello che ha voluto mettere in guardia i nuovi venuti sulle «sfide» che at¬ tendono la Rai. Si è formalmente insediato e ha eletto all'unanimità presidente Enzo Siciliano, già designato, con inconsueta prassi, da Violante e Mancino. Dopo di che ha continuato a discutere dei compiti più urgenti. Il presidente ha poi fatto avere alle agenzie un suo discorso in cui, con stile letterario e vagamente enfatico, annuncia il suo Rai-pensiero, non lesinando sottili stoccate a chi in questi giorni ha preso di mira il nuovo cda «senza competenze». «C'è chi ci accusa di essere deboli, per non dire di peggio - replica Siciliano -. Dobbiamo dire a noi stessi che siamo persone che non hanno altra protezione che le proprie idee e la propria capacità. Sono sicuro che voi, come me, vi sentirete forti della libertà intellettuale che è stata garanzia della nostra nomina. Siamo deboli, se debolezza vuol dire lontananza, se non indifferenza alle segreterie dei partiti». Siciliano parla anche del futuro della Rai, della convergenza tra telecomunicazioni e informatica «che è il tema su cui organizzativamente e managerialmente, dovremo riflettere. Come dovremo riflettere sull'uso, la prepotenza, i limiti forse ancora non sondati con chiarezza del mezzo televisivo», aggiunge un po' enigmàtico. Accennando poi, in sintonia col pensiero di Violante, alla «violenza indotta, all'omologazione dei comportamenti, ai modelli di riferimento che la tv propone». In conclusione, il rituale omaggio all'«immenso potenziale di professionalità dell'azienda» e un messaggio quasi gioioso: «Si tratta di pensare a una libera e felice espressione del lavoro e non a rapporti di forze o a giochi di scuderia». Concretamente, come primo gesto di amicizia verso l'azienda, il neo-presidente ha nominato segretario alla presidenza Pietro Vecchione, un uomo-Rai di area laico-socialista, già caporedattore al Tg2 prima di diventare direttore del Dse e della Direzione Esteri e poi coordinatore della Radio. Un giornalista-manager che certo gli sarà utile per cominciare ad addentrarsi nei labirinti dei bilanci, dei piani di sviluppo, e di quant'altro si deve occupare per legge il cda, a dispetto di chi continua a parlare di meri compiti di «indirizzo». Nessun segnale invece per il direttore generale che dovrà esser scelto con Tiri (ma nessuna assemblea è stata convocata). Continua a circolare il nome di Iseppi, ma con meno certezze di ieri. Ma c'è ben altro in vista secondo le indiscrezioni della tarda serata. Quel che è certo, verrà fatto tutto molto in fretta. Entro luglio la tv pubblica avrà nuovi vertici e nuovi direttori di rete e testata. La Rai del'IJlivo ricomincia da zero. Maria Grazia Bruzzone II Cda tace Incertezza su Iseppi o di chi continua a parlare di ndirizzo». invece per il direttore geneer scelto con Tiri (ma nessuna convocata). Continua a circoppi, ma con meno certezze di ltro in vista secondo le indida serata. o, verrà fatto tutto molto in io la tv pubblica avrà nuovi ettori di rete e testata. La Rai cia da zero. Maria Grazia Bruzzone II Cda tace Incertezza su Iseppi Nella foto sopra il cda: Scudiero, Olivares, Siciliano Mursia e Cavan lifica» minori re» a ragazza ggiorenne uno vvisato ruttoria» gli atti parziali del fascicolo del dibattimento, è stato dichiarato ille Nella foto sopra il cda: Scudiero, Olivares, Siciliano Mursia e Cavan

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