Ornella e Sofia regine d'Italia

Un sondaggio mette al secondo posto la Loren, terza la Nannini Un sondaggio mette al secondo posto la Loren, terza la Nannini Omelia e Sofia, regine d'Italia La Vanoni eletta la «donna mito» MILANO. A prima vista sembra un'inchiesta come tante altre, una di quelle inflazionate sulla domia ideale, eletta da una platea virtuale quasi sempre composta di uomini con desiderio di evasione. Ma questa volta non ò così: sono le donne italiane a eleggere quelle che tra di loro hanno incarnato meglio, tra gli Anni 80 e i 90, il difficile cocktail che unisce grande personalità a femminilità intesa non solo come bellezza, ma anche come modo di presentarsi agli altri, come modo di vivere. E non vincono le giovani rampanti o le bellezze sfolgoranti da ventenni. Vincono le cinquantenni, o quasi: basta scorrere la classifica. Probabilmente se la giuria fosse stata solo maschile, i risultati sarebbero stati diversi. La domanda che la redazione di Madame Class Figaro ha rivolto per telefono a mille lettrici del giornale (un campione di target alto, persone di buona cultura con forte capa- cita di spesa e di classe sociale elevata) era: «Clii sono state negli ultimi anni quelle donne che in Italia hamio espresso meglio femminilità e personalità?». Ha vinto Ornella Vanoni, subito dietro di lei ci sono due bellissime che resistono splendidamente all'avanzare del tempo, la sessantenne Sofia Loren e la neo nonna Omelia Muti, e una trentenne che difficilmente gli uomini avrebbero inserito in classifica: Gianna Nannini, rockstar senese bomba di vitalità e anche di sensualità. Seguono Stefania Sandrelli, Patty Pravo, Catherine Spaak, Mina, Francesca Neri, Lina Sastri. «E' la dimostrazione che lo charme non ha età, che il pubblico apprezza sempre di più, e io lo constato ogni giorno, noi donne celebri che abbiamo attraversato mezzo secolo viaggiando piacevolmente: certo voi uomini italiani avreste giudicato in modo più superficiale», commenta Catherine Spaak, belga trapiantata a Roma. Quanto ai miti femminili del Novecento, la seconda domanda, lo scettro resta incontrastato a Greta Garbo. La «divina» svedese ha raccolto più voti di tutte. Insieme a lei sul piedistallo delle dieci donne che sconvolsero il mondo, anche se con un minor numero di consensi, un'altra leggenda degli Anni Trenta, Marlene Dietrich, l'imperituro «Angelo azzurro» che nell'omonimo, celebre film induce un austero professsore pazzamente innamorato di lei a divenire pagliaccio in un circo di quart'ordino. E una leggenda dei Sessanta, Marilyn Monroe. Seguono in questa Top Ten di tutti i tempi, l'indimenticabile Silvana Mangano, esempio perfetto di bellezza italiana, Maria Callas, adorata da milioni di appassionati del belcanto, due sogni americani, Rita Hayworth e Grace Kelly: tipi di femminilità opposti tutti entrati nella leggenda del costume. Poi Evita Peron e infine, nell'ordine, tre grandi nomi della letteratura del '900: Karen Blixen, Sylvia Plath e Virginia Woolf. A dimostrazione che quelle mille lettrici pongono le capacità dell'intelletto alla pari col fascino del corpo. Commento finale della redazione di Madame Class Figaro: «Negli Anni 90 viviamo un curioso destino, in altalena tra nuove conquiste e rigurgiti del passato. La maternità è vissuta in modo ambiguo: da un lato ci si lamenta che le donne non fanno abbastanza figli, dall'altro c'è chi accusa le lavoratrici di spassarsela a spese del datore di lavoro». Una schizofrenia, come quella che vuole vecchie le top model di 25 anni e poi premia le bellissime già nonne. Anni strani, questi della vigilia del Duemila. [p. poi.] IROMA L grande portone di legno è incassato nel muro di cinta. Campanello, videocitofono, l'identità convenuta, e si aprono i battenti. Lungo il viale, una quinta di rampicanti. La villa è bianca, con un porticato e le < colonne di cemento. Non arrivano suoni, dalle finestre non si vedono figure in movimento. Sembra vuota. Eppure li si celebrano i riti dell'amore trasgressivo, scambi di coppie, rapporti sotto gli occhi di tutti, nella libertà che consente un club privato, «un prive» come lo chiamano gli interessati. Vengono da tutta Italia. Sia gli abitui; sia gli appassionati della sorpresa. Chissà che cosa sopravvive qui di Eros, «la misteriosa divinità nata nel giardino degli dei» che in questo secolo di fine millennio - secondo il filosofo Stefano Zecchi - «è stata sacrificata sull'altare del denaro e del progresso scientifico». Sono le 11 di domenica sera. Molti se ne sono già andati. Due coppie, sui 40 anni, stanno scappando. Le donne sono allegre e loquaci. Una racconta che la baby sitter se ne va proprio a mezzanotte. L'altra, col ilio di perle ,.• i sandali Chanel, ha mandato i figli dalla nonna e gli ha detto che andava al cinema e poi a mangiare la pizza: ora ha fretta, in una borsa ha ripiegato gli indumenti indossati appena arrivata - «cosine, cosini! sexy» - ma se li è tolti perj tornare a casa cosi com'era uscita. Nell'ingresso, un bancone, qualche manifesto, una ragazza in nero e un giovane in grigio cortesissimo. Baci, i nomi di battesimo, subito il tu, senza smancerie né toccamenti, La musica che si sente viene dalla discoteca. Dove il buio è pesto, come in tutta la villa. Non c'è nessuno sulla pista né sui divani scuri. «Peccato - mi spiegano -. Qui di solito è tutto un film porno in diretta». Lo chiamano «prive» e ci vanno i cultori dell'amore di gruppo Al single una serata costa 300 mila lire Chi sono state negli ultimi anni quelle donne che in Italia hanno espresso meglio femminilità e personalità? 1. 0RNELLA VAN0NI 21% 2. SOFIA L0REN 17% 3. GfANNA NANNINI 16% 4. 0RNELLA MUTI 12% 5. STEFANIA SANDRELL! 8% 6. PATTIPRAV0 7% 7. CATHERINE SPAAK 5% 8. MINA 4% 9. FRANCESCA NERI 4% 10. UNA SASTRI 2% ALTRE 4% a lPV ha rivolto per i del giornale t alto, persoon forte capa- < Non fiigure in vuota. o i riti ressivo, apporti i, nella un club ome lo ressati. lia. Sia ssionati che coEros, «la mi nel giardino o secolo di fido il filosofo ta sacrificata e del progresica sera. Moli. Due coppie, cappando. Le loquaci. Una itter se ne va e. L'altra, col li Chanel, ha nonna e gli ha nema e poi a a ha fretta, in gli indumenrivata - «cosise li è tolti perj m'era uscita. ancone, qualgazza in nero cortesissimo. imo, subito il é toccamenti, te viene dalla o è pesto, con c'è nessuno ni scuri. «PecQui di solito è diretta». tempi, lindimMangano, esemlezza italiana, Mta da milioni dA sipoJessica desscena. «Luna La vultimLe situazionicontinuo. Dal nto bianco cortocorpo bello e sodalla chioma scdi una sigarettamo che sta fumstaglia. Si avvsembra comunefare l'amore cosenza mai vedepreliminare erannuncia il crerapporto? No. Lla ragazza ha ha. Le fa una rgambe, e si sepaAnche la salun grande divalenzuola e indumo, un'intera acrobazie di untissima. Pienonventina di coppanni. Nessun nqualche civetteultra-mini. Né bper gli uomini. rosi, perché prequanto graditi gles, oltre alla tlione l'anno, halire d'ingresso. Non si capiquali sono leMolte le donnerezze, giocano «Loro si scelgo A sinistra, la pornostar Jessica Rizzo. A destra, una scena del film . «Luna di fiele»

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