L'eleganza sale sulla «Marea» di Michele Fenu

Diciassette le versioni, Testore: «Così continuiamo la sfida ai mercati europei» Diciassette le versioni, Testore: «Così continuiamo la sfida ai mercati europei» L'eleganza sale sulla «Marea» A settembre arrivano i nuovi modelli Fiat PARMA DAL NOSTRO INVIATO Punto, Bravo e Brava, e ora sale la Marea. In mezzo una miriade di altre vetture (coupé, spider, calino, monovolumel sotto le bandiere di Alia Romeo, Fiat e Lancia. «Con la Marea berlina e station wagon - dice Roberto Testore, amministratore delegato di Fiat Auto - si chiude per il marchio Fiat il ciclo di rinnovo di prodotto cominciato nel '92 con il lancio della Cinquecento. Pmtro il '97 si completeranno quelli di Lancia e Alfa». E' il piano dei 40 mila miliardi, varato con grande coraggio da Paolo Cantarella in momenti difficili per l'auto (come se non lo fossero anche questi). Un piano che ha rivoluzionato il gruppo italiano, sia sul piano dei modelli che su quello degli impianti (in primo piano Melfi e Pratola Serra, ma tutti sono stati rivisti, Mìrafiori in testa, secondo i concetti della «fabbrica integrata»), e che ha cambiato gestione aziendale, modo di progettare, produrre, vendere di Fiat Auto, rapporti con i partners della componentistica. «Un rinnovo epocale», lo definisce Testore. Ma che non finisce certo oggi con la Marea e nel '97 con le nuove Alfa e Lancia (facile immaginare che si tratti dalle eredi di 155 e Dedra). Nel '98, ricorda Testore, è pronto a partire un secondo piano: altri 20 mila miliardi che entro il 2002 porteranno 15 modelli di Fiat Auto nel mondo seguendo quella strategia di globalizzazione che è diventata punto cardine del gruppo. Vedi la Palio. «E magari, strada facendo - precisa -, se ne aggiungerà qualcuno». Ormai, per Fiat Auto il ciclo medio di vita di una nuova vettura si aggira sui sei anni. «Il nostro obiettivo n. 1 - sottolinea Testore è rispondere nel modo migliore e più rapido a gusti ed esigenze dei clienti. Ad esempio, la Marea è stata realizzata in appena 28 mesi. Dobbiamo essere efficienti e competitivi, la sfida nel mercato europeo ò sempre più impegnativa». Anche perché sono tempi magri. Giugno non e andato bene per l'auto (i dati ufficiali sulle vendite si sapranno oggi]. «Ma - dice il numero uno di Fiat Auto -, le previsioni annuali dovrebbero essere confermate con una crescita in Europa del 3% e in Italia dell'1%. Una situazione che si commenta da sola. Comunque, continuiamo a salire in quote di mercato sotto la spinta di una gamma giovane, incontrando l'apprezzamento dei consumatori europei». In questo scenario ecco la giovanissima Marea, o meglio le Marea, visto che si tratta di una berlina a tre volumi e di una station wagon - la Weekend - che nascono insieme e che saranno poste in commercio a partire dall' 11 settembre. Due modelli di tipo medio-grande, destinati a sostituire la Tempra (e anche la Croma, che fra breve uscirà di produzione) in una fascia di mercato che vale 2 milioni 700 mila vetture all'anno. Prodotte a Mirafiori («Un impianto che gioca un molo importantissimo nelle nostre strategie», sottolinea Testore), costate 800 miliardi (170 in ricerca e sviluppo, 60 per il lancio e il resto per la parte tecnologica), le Marea saranno commercializzate quest'anno in 66 mila esemplari. Poi, si salirà a 140-150 mila pezzi (destinati a toccare quota 220 mila quando, tra il '98 e il '99, entrerà in linea anche in Brasile). Si prevede che il 40% sarà venduto in Italia e il resto in Europa. «Due grandi viaggiatrici», dicono in Fiat. Come tali studiate, in base alle esigenze dei clienti di questa fascia di auto, per essere comode, brillanti, maneggevoli, silenziose, molto abitabili ma di dimensioni ragionevoli (cm 439 per 174, 10 cm di lunghezza in più per la station wagon). Spazio, insomma, ma dove serve. E una bella linea, morbida e dinamica. Tanti gli accessori (circa 200) per «costrui¬ re» la propria Marea, oltre a dispositivi speciali per chi ha difficoltà motorie (Progetto Autonomy). Ben 17 le versioni disponibili per la berlina e altrettante per la Weekend, con tre allestimenti (SX, ELX e HLX) e sette motorizzazioni tra benzina e gasolio, le prime tutte plurivalvole, le seconde tutte sovralimentate. Le velocità variano da 165 a 207 km/h. Si parte con un 1400 di 80 Cv destinato per ragioni fiscali ad alcuni specifici mercati (Portogallo e Grecia), poi un 1600 di 103 Cv, un 1800 di 113 e un due litri 5 cilindri di 147 Cv; i Diesel: due 1900 (75 Cv e 100 Cv) e un pimpante 2400 di 124 Cv. Inutile dire che sono vetture sicure, ecologiche, con ridotta necessità di manutenzione. Piene di chicche (dal sensore di retromarcia al tasto per disappannare al volo i vetri) e capaci (il Turbodiesel 2.4) di percorrere a 120 l'ora 900 km senza far rifornimento. Come dire da Milano a Parigi. Quanto costerà la Marea? Si saprà a settembre, ma si dovrebbe partire con il 1600 da circa 30 milioni. Michele Fenu La nuova Marea, berlina e station wagon, è disponibile in 17 versioni e tre allestimenti Sotto, l'amministratore delegato di Fiat Auto Roberto Testore

Persone citate: Brava, Paolo Cantarella, Roberto Testore, Testore