«Non si può imporre il test Dna»

«Non si può imporre il test Dna» Sentenza sul caso della Madonna di Civitavecchia: il proprietario si era opposto al prelievo «Non si può imporre il test Dna» La Consulta: va difesa la libertà della persona ROMA. Non si può obbligare un indagato, un imputato o qualsiasi altra persona a sottoporsi al test del Dna. Lo afferma la Corte Costituzionale con una sentenza, sulla vicenda della madonnina di Civitavecchia che avrebbe versato lacrime di sangue. La Consulta ha dichiarato la illegittimità dell'articolo 224, comma 2, del codice di procedura penale, nella parte in cui consente che il giudice possa disporre misure che comunque incidano sulla libertà personale dell'individuo, al di fuori di quelle specificatamente previste nei «casi» e nei «modi» di legge. A rivolgersi ai giudici della Consulta è stato il gip Massimo Michelozzi, dopo il rifiuto del proprietario della statuetta, Fabio Gregori (e dei suoi familiari), di sottoporsi al prelievo allo scopo di accertare l'eventuale identità del sangue con quello rinvenuto sul volto della statua. SERVIZIO A PAG. 9

Persone citate: Fabio Gregori, Michelozzi

Luoghi citati: Civitavecchia, Roma