«Vita terribile a casa Mussolini»

«Vita terribile a casa Mussolini» La perizia scoperta nell'archivio di Berna: «Tra Rachele e il Duce solo scenate» «Vita terribile a casa Mussolini» Così Edda Ciano si confidava col suo psichiatra ROMA. La vita in casa Mussolini? Terribile, con Benito e Rachele sempre in lite. Il capo del fascismo era «una persona nervosa, impulsiva, volubile, emotiva, molto suggestionabile», sofferente di «una nevrosi allo stomaco e all'intestino». Da parte sua, la moglie non era paziente e sottomessa come vuole l'immagine tradizionale passata alla storia, ma irrequieta e «agitatissima», «una vera padrona» che «ridicolizzava continuamente il marito, lo offendeva e lo trattava da imbecille sia davanti ai figli che alla servitù». E' questo il ritratto inedito e privato della famiglia del Duce che risulta da un documento finora sconosciuto, rintracciato nell'archivio federale di Berna. Si tratta della relazione dello psichiatra André Repond, direttore dell'ospedale privato di Malevoz e noto a livello internazionale, che dal gennaio al giugno 1945 ebbe in cura Edda Ciano, figlia primogenita di Benito Mussolini e Rachele Guidi, la stessa Edda che, dopo la fucilazione del marito, Galeazzo Ciano, si era rifugiata in Svizzera. Il testo apparirà a giorni sul nuovo numero della rivista «Italia contemporanea», con un saggio introduttivo della ricercatrice Renata Broggini. Redatta nei primi giorni del giugno '45, la perizia di Re- pond riporta le parole dell'illustre paziente a proposito delle esperienze dell'infanzia e dell'adolescenza che l'avrebbero profondamente segnata in negativo. Edda descrive la madre come «molto violenta e impulsiva», che faceva frequentemente «violente scenate» al marito, soprattutto di gelosia. «In questi periodi di eccitazione - rivela il documento - Donna Rachele non parlava che di far fucilare, deportare eccetera». La primogenita aveva avuto un difficile rapporto con il padre, del quale mise in risalto - parlando con il professor Repond - le tante avventure sentimentali e la paura di prendere la sifilide. Edda raccontava anche di non gradire certe affermazioni del padre sulla religione e sugli ebrei, «che lui detestava, ritenendoli jettatori. Lui parlava di Cristo dicendo questo piccolo ebreo jettatore». [Adnkronos] Edda Ciano figlia primogenita di Benito Mussolini

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