Lattine usate, altro che rifiuti!

Lattine usate, altro che rifiuti! Lattine usate, altro che rifiuti! Un enorme risparmio energetico recuperando Valluminio RIFIUTI: flagello o ricchezza del 2000? Spesso dipende dal rifiuto. Prendiamo il caso delle lattine usate, al 99% in alluminio: è il metallo più abbondante nella crosta terrestre e, dopo ossigeno e silicio, è il terzo elemento chimico più diffuso. Tuttavia in natura non si trova allo stato metallico, ma solo come ossido o silicato, ed è per questo che ha un alto valore di mercato (tra le 1700 e le 2000 lire al chilo). L'alluminio viene ricavato dalla bauxite mediante un processo di elettrolisi e un gran dispendio di materie prime ed energia elettrica (circa 16 kV e 4 kg di bauxite per ottenere un kg di alluminio). La produzione di un kg di alluminio secondario (ottenuto cioè fondendo le lattine) richiede invece solamente 0,8 kW, con un eccezionale risparmio energetico (circa il 95 per cento) ed un prodotto qualitativamente identico, in quanto tale metallo può essere riciclato un numero infinito di volte. Il risparmio è dovuto al fatto che l'assorbimento di energia è concentrato non tanto nella fusione del metallo, quanto nel processo elettrolitico di estrazione. Altri due vantaggi del riciclaggio sono il minor consumo di materia prima e la mancata produzione di fanghi tossici, inevitabile nel ciclo di lavorazione dell'ailinninio primario. Sono molti, quindi, i motivi per considerare la lattina usata non un rifiuto, ma un prezioso rottame. A livello europeo le prime iniziative di raccolta e riciclaggio iniziarono nei primi Anni 80, mentre in Italia l'atto ufficiale di nascita del Consorzio obbligatorio nazionale per il riciclaggio dei contenitori di alluminio per liquidi (Coala) è datato 23 marzo 1990. Il Consorzio raggruppa le principali imprese di produttori e importatori, e due importanti associazioni di recuperatoli, Assorecuperi e Assofermet. Negli ultimi sei anni si sono fatti grossi passi in avanti. Oggi il riciclaggio italiano di alluminio si attesta sul 25% delle lattine usate, ima percentuale abbastanza buona se confrontata con il 20% dell'Inghilterra, ma modesta nei confronti ad esempio di Germania (50%) e Stati Uniti (60%). La recente direttiva Cee sui rifiuti da imballaggio (comprese quindi le lattine) fissa un obiettivo preciso: entro il 30 giugno 2001 gli Stati membri devono assicurarne il recupero di una quota minima del 50% e il riciclaggio di una quota compresa tra il 25% e il 45%, con un minimo del 15% per ciascun materiale. L'obiettivo del 15% non dovrebbe essere un problema per l'alluminio, la speranza è che si vada ben oltre: l'obiettivo dichiarato dal Coala è quello del 50%. Il recupero delle lattine passa in Italia per il 45% attraverso la raccolta differenziata delle aziende municipalizzate (concentrate soprattutto nel Settentrione) e per il 55% tramite una ventina di cooperative giovanili. Queste ultime, che traggono dalla commercializzazione A destra lattine usate In Italia sono ancora rare le «campane» per il recupero deU'aUuminio il loro sostentamento, riforniscono le fonderie con stock di lattine ben selezionate e preparate, mentre il materiale delle raccolte differenziate, per l'incuria di molti cittadini, (e la scarsezza di contenitori), è decisamente più mcruinato (fino al 30% in peso) dalla presenza di materiali estranei (come ferro, stagno e altri rifiuti). Queste impurità pregiudicano i processi di fusione per cui devono essere ehminate prima dell'invio in fonderia. La raffinazione comprende processi di lavaggio, per eliminare i residui organici, di vagliatura e di sepa¬ razione dei materiali diversi (ad esempio le lattine in banda stagnata) mediante sistemi a magneti fissi o rotanti. La presenza di diverse qualità di alluminio nelle varie parti della lattina (corpo, tappo e linguetta) non è invece di ostacolo al riciclaggio, così come non creano problemi le vernici, ehminate direttamente nel bagno di colata. L'alluminio secondario torna solo perii 10% in lattina, mentre il restante 90% finisce nei settori dell'edilizia, della meccanica o dei casalinghi. La domanda è comunque piuttosto alta, tanto che per soddisfarla occorre im¬ portare oltre il 30% dell'alluminio usato che arriva in fonderia. Ciò dipende non solo dalla ridotta raccolta differenziata, ma anche dai gusti dei consumatori: in Italia si raccoglie poco alluminio perché se ne consuma poco. Ogni anno il cittadino italiano stappa in media 26 lattine, contro le 119 di un inglese e le 370 di un americano. Compito del consorzio Coala sarà anche di pubblicizzare i vantaggi della lattina come contenitore: peso ridotto, insensibilità alla luce, grande funzionalità. Davide Pavan tella,é partito dal campionamento di oltre 500 suoni naturali. Ne è nata una loro armonica composizione che si sviluppa con il variare delle luci, ogni ora e quaranta minuti,diffusa da 400 altoparlanti. Ancora al piano di ingresso una curiosità: il rinoceronte di Luigi XV, il primo rinoceronte naturalizzato esistente al mondo. Partito da Chandernagor nell'ottobre 1769 l'esemplare arrivò a Lorient nel giugno del 1770 e fu ospitato al castello di Versailles dove morì nel 1793. Gli altri due atti della messa in scena del musco si sviluppano sui due piani che circondano la navata centrale. Ad essi si accede con quattro ascensori a vista. Anche la salita è un momento della visita, giacché si passa a fianco di unii collezione di uccelli ognuno sospeso nel vuoto e mosso dall'aria dell'ascensore. La disposizione non è casuale: ogni specie occupa gli spazi in altitudine che rappresentano il suo habitat di volo. Sui due piani è raccontata la storia affascinante dell'evoluzione e il ruolo dell'uomo quale fattore di questo processo. Un museo nel museo è rappresentato dalla collezione di 120 specie estinte o alluniti della scomparsa dal patrimonio biologico del pianeta. L'esposizione è suddivisa secondo tre percorsi geografici: le specie insulari, quelle originarie delle foreste tropicali e infine quelle provenienti dalla Franeia.Tra i reperti, esposti in un ambiente protetto dalla luce e a ingresso regolato, si possono osser§ e vare alcuni esemplari rari o unici al mondo: lo scheletro di un Emù nero (Dminarius baiidinicmns\\\ Lupo dellaTasmania (Thylacimts cymocephalus\ il cavallo di Przewalski (Equiis Przeivalski).Dm box interattivi consentono di integrare la visita con la consultazione di una banca di immagini sulle specie minacciate o scomparse dal territorio francese. • E il ricorso all'interattività e ai moderni mezzi multimediali la fa da padrone in tutto il museo: sono a disposizione video, banche dati, giochi interattivi, pannelli di testo specifici per approfondire i temi del percorso generale. Walter Giuliano STRIZZACERVELLO Numeri eccellenti 1 - Qual è il numero il cui cubo è uguale alla somma dei cubi di tre numeri consecutivi? 2 - Qual è il numero che è uguale alla somma dei quadrati di due numeri e che, elevato alla quarta potenza, è ancora uguale alla somma dei quadrati dei due numeri? 3 - Qual è il numero che, aumentato di 1, è uguale al doppio del quadrato di un numero e il cui quadrato, aumentato di 1, è ancora il doppio di un numero al quadrato? 4 - Qual è il numero che è uguale alla somma dei quadrati di due numeri consecutivi, e il cui quadrato è, a sua volta, uguale alla somma dei quadrati di due numeri consecutivi?

Persone citate: Chandernagor, Davide Pavan, Luigi Xv, Walter Giuliano

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Italia, Stati Uniti, Versailles