LIA LEVI: DARE SCACCO AL RE
LIA LEVI: DARE SCACCO AL RE LIA LEVI: DARE SCACCO AL RE SEVA VIA IL RE Lia Levi Edizioni e/o pp. 124 L 16.000 HE accade Se va via il re? Non abbia fretta, il lettore. La storia di Lia Levi, già premio Elsa Morante con Una bambina e basta, decolla con la liberazione di Roma: «Era solo dall'estate che i tedeschi erano stati cacciati dalla città e quando c'erano i tedeschi io me ne stavo ben nascosta in un convento per salvarmi la vita». La protagonista, una ragazza ebrea, svanito il pericolo fa così il suo esordio in un liceo pubblico. E' il segno di un ritorno nell'alveo, a piccoli, trepidi passi. Passi non sempre facili. I pregiudizi plurisecolari verso i figli di Sara e di Abramo non si esauriscono con la fine della guerra. Vi è un professore che, assolutamente scettico, «vuol proprio vedere se un'ebrea è la più brava della classe». Un diaframma, un isolamento, un sospetto di diversità che si rinnova. E' soprattutto un caleidoscopio di figure, Se va via il re, un album dove si avvicendano una nonna che vende rossetti per sbarcare il lunario; uno zio che è un capolavoro di bizzarria, sino all'ultimo («Si lasciò scegliere da una malattia davvero rara. Combatté un po' cambiando spesso clinica, ma poi morì con disinvolta facilità»); i genitori un po' goffi, un po' stravaganti; gli americani, lo scoutismo laico. Pulsa, nella memoria trasfigurata di Lia Levi, direttrice di «Shalom», natali torinesi, ma romana d'adozione, l'urgenza, dopo le devastazioni del nazifascismo, di riassaporare la vita nei suoi ritmi domestici. «Noi ci eravamo salvati e questa era già una grande cosa - ricorda Lia Levi -. Ancora eravamo attoniti e frastornati per questo nostro esserci trovati per ricominciare la famiglia, tutti stretti uno vicino all'altro come un tempo. Ci fremeva dentro l'impazienza di rimetterci in moto. Perché primo dovere dell'ebreo è vivere». Se va via il re è un libro impolitico - il titolo non inganni -, ancorché ruotante su un civilissimo filo di ferro. La lezione del rabbino, evocata in avvio, scorre come un fiume carsico. «Il rabbino mi aveva spiegato che la libertà non c'è davvero se non si accompagna alla giustizia. Quando tutti saranno giusti e quando tutti saranno liberi allora verrà il Messia, questo mi aveva detto il rabbino. E io, a questo Messia che doveva arrivare, un po' ci tenevo. Sarà perché avevo dentro tante speranze». Più che rinviare a un capitolo di storia nazionale, Se va via il re rimanda a una favola, magari scritta da Calvino e musicata da Liberovici. Il re è il re di maggio, è Umberto II. Intorno al referendum monarchia-repubblica si distende l'epilogo del racconto. Intorno al quesito istituzionale le famiglie ebree si dividono, vi è chi non accetta di accomunare nello stesso giudizio il Re e Mussolini, la Corona e il Fascismo. Un differenziarsi che è un'ulteriore prova di riconquistata normalità: gli ebrei come tutti gli altri italiani, con gli stessi dubbi, le stesse certezze, davanti alle urne. Comunque, referendum o no, il re sarà detronizzato nel campeggio estivo dei giovani esploratori. Lisa se ne servirà per allontanare l'amica, la protagonista, da Bruno, ragazzo conteso. Il re come strumento di gelosia, una marionetta mossa per incapsulare, far inciampare, dirottare i sentimenti. La guerra era davvero terminata. Lo confermava questa briciola di commedia leggera, vagamente alla Feydeau. Bruno Quaranta ... era il mio capo ma anche il mio servo; ho avuto da lui carezze mai avute. Mi sentivo protetta come da un padre, felice perché era il mio amante, sicura come vicino a un marito fedele. Con lui... un romanzo di idee che scorre come una poesia. GENNARO COSTANZO are, R1POSTES EDITORE 1W Pag. t;. 13.000 P m I I So ISo ROBERTO GRIANDI IL SUONO DEL FLAUTO Ricognizione critica antologica del gusto classico Saggio, pp. 1H4 - L. 22.000 Il saggio che vi aiuta a distinguere la dirittura dalla decadenza, la libertà dairasservimento. EURA PRESS / Ediz. Italiane - MILANO m I I P I P P P ' EURA PRESS / Ediz. Italiane - MILANO jjlaj 20139 Milano - Via Gardone, 29 - Tel. (02) 55213405 [flUJ t ljitasisiiiflspuàis^
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