Bersani ripensa le tariffe

I tecnici al lavoro, per telefono e luce potrebbero esserci sorprese I tecnici al lavoro, per telefono e luce potrebbero esserci sorprese Bersani ripensa le tariffe Meno agevolazioni, bollette più leggere ROMA. Nessun aumento generalizzato delle tariffe Enel a carico delle imprese, ha precisato ieri il ministro dell'Industria Pier Luigi Bersani smentendo le anticipazioni apparse in attesa del testo del decreto legge annunciato dal governo di abolizione delle quote prezzo dalle bollette elettriche che vorrà definito nei prossimi giorni dai tecnici dei ministeri dell'Industria, delle Finanze e del Tesoro. Il ministro però ha confermato che sono «allo studio rivisitazioni di agevolazioni rivolte a singole imprese derivanti da una passata legislazione che, attualmente, potrebbero non aver più ragione d'essere». Il taglio delle agevolazioni fa parte delle compensazioni necessarie per non caricare l'Enel di oneri eccessivi ed è parte di uno schema e di una serie di aggiustamenti tali che - in base alle promesse del governo - alla fine dovrebbero crearsi dei risparmi per gli utenti domestici. Una volta risolto il nodo delle tariffe Enel, il governo si occuperà delle tariffe telefoniche. E' stato il sottosegretario alle Poste Michele Lauria ad annunciare l'avvio dei lavori per la revisione, sottolineando la necessità di «allineare il sistema tariffario italiano a quello della migliore concorrenza europea». Quest'obiettivo - ha spiegato - sarà perseguito secondo «criteri precisi»: contenere le dinamiche dell'inflazione, tutelare le fasce sociali più deboli, orientare le tariffe ai costi, eliminare il fenomeno della sovvenzione incrociata tra servizi, pervenire ad una apprezzabile riduzione della bolletta telefonica. «Saranno, inoltre, - ha aggiunto il sottosegretario Lauria - tenute presenti le linee guida fissate dal Cipe per i servizi di pubblica utilità al fine sia di agevolare la transizione verso il nuovo contesto liberalizzato sia di garantire un recupero di produttività da parte del gestore pubblico». A difesa dei consumatori e delle loro bollette sono intervenute anche due associazioni, l'Adusbef e il Codacons. La prima, esprimendo soddisfazione per il progetto di bolletta trasperente, si chiede come verranno rimborsati gli utenti per i «maggiori ed illeggittimi esborsi» dovuti alle quote prezzo e agli oneri nucleari. La seconda chiede il ribasso delle tariffe e l'abolizione anche dell'aggravio degli oneri nucleari. In ogni caso, la rimodulazione delle tariffe elettriche e telefoniche si inserisce nel quadro della politica dei prezzi del governo Prodi, teso a realizzare il calo dell'inflazione al 2,5% nel '97 per permettere all'Italia l'ingresso nell'Unione monetaria europea fin dalla prima fase. Un obiettivo non semplice da raggiungere e rispetto al quale il leader della Cgil Sergio Cofferati ha chiesto «azioni più incisive». Il ministro dell'Industria Luigi Bersani

Persone citate: Bersani, Luigi Bersani, Michele Lauria, Pier Luigi Bersani, Sergio Cofferati

Luoghi citati: Italia, Roma